Indagine Format Research per Confcommercio: migliora la fiducia delle imprese del FVG
FVG – Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha prodotto effetti visibili sulle imprese del terziario in Fvg: nel 2020 migliaia di imprese erano rimaste in piedi solo grazie ai ristori. Di queste, già più di 125 risultano scomparse (la maggior parte nel commercio). Tuttavia, nella prima parte del 2021 torna a crescere la fiducia delle imprese. Lo rivela un’indagine dell’Osservatorio curato da Format Research per Confcommercio. In Fvg esistono oltre 77mila imprese non agricole, di cui più di 51mila operative nel terziario, il 66% del totale. Il ruolo del terziario è centrale anche in termini di occupati (61% dei lavoratori privati in regione) e per la ricchezza prodotta (24 miliardi di euro su 33).
«Il terziario Fvg – commenta il presidente di Confcommercio regionale Giovanni Da Pozzo, in rappresentanza anche dei colleghi presidenti di Gorizia Gianluca Madriz, di Pordenone Alberto Marchiori e di Trieste Antonio Paoletti – ritrova l’ottimismo più velocemente della media Italia e la ripresa della fiducia riguarda anche i settori più colpiti dalla crisi: il comparto turistico, il più coinvolto dagli effetti dell’emergenza negli ultimi 12 mesi, torna ad evidenziare un elevato livello di fiducia per il futuro in virtù dell’incremento delle prenotazioni per la prossima stagione estiva, destinate ad aumentare ancora a seguito della decadenza della norma che prevede la quarantena obbligatoria per chi entra in Italia da un paese europeo. In questo contesto emergenziale è stato importante l’intervento della Regione, anche sul fronte della sburocratizzazione».
«Un anno di pandemia – afferma il direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani che ha curato l’Osservatorio congiunturale sul primo trimestre – ha modificato le abitudini dei consumatori con conseguenti ripercussioni sui ricavi. Da qui al 30 giugno 2021 ci si aspetta tuttavia un miglioramento che, pur mantenendo l’indicatore congiunturale sotto i livelli pre-crisi, posizionerà il Fvg oltre la media Italia. Un cambio di passo dopo un anno che ha visto interi settori merceologici falcidiati dalla crisi. Tra questi, quello dei pubblici esercizi è il comparto per il quale la risalita appare più lenta, complice la “ripartenza a metà” avviata dal 26 aprile, che impedisce di fatto ai locali privi di dehors di riprendere a pieno ritmo l’attività, anche a causa del meteo avverso delle ultime settimane. Anche in questo settore, peraltro, le aspettative per i prossimi mesi coincidono con il miglior risultato da quando è esplosa la crisi».
A preoccupare è però soprattutto la situazione occupazione, con i possibili effetti dello sblocco dei licenziamenti: circa un quinto delle imprese del terziario del Fvg potrebbe ridurre gli organici, mettendo a rischio fino a 40mila lavoratori nel comparto. In questo contesto, le misure a contenimento della crisi dal punto di vista economico adottate dal nuovo governo a guida Draghi lasciano ben sperare: aumentano i consensi per l’esecutivo da parte dei cittadini e delle imprese della regione. I giudizi si confermano più positivi se rapportati all’efficacia delle misure adottate dall’amministrazione a guida Fedriga: nell’arco dei mesi della crisi è aumentata di +9 punti la quota di imprenditori «soddisfatti» dell’operato del Governo regionale, specialmente a sostegno delle imprese e del turismo.