Incidenti sul lavoro, presentati i dati INAIL: lieve calo in FVG ma occorre maggiore sensibilizzazione

Trieste – L’iniziativa annuale “Inail Insieme” dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro costituisce un appuntamento di rilievo per sensibilizzare cittadini, imprese e istituzioni sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Durante una recente tappa a Trieste, l’ente ha presentato i dati relativi agli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia per il 2024, tracciando un quadro della situazione e delle strategie messe in atto per migliorare la tutela dei lavoratori.

Dai numeri emerge un lieve calo degli incidenti rispetto all’anno precedente: nel 2024 sono stati registrati 13.604 casi, in diminuzione dello 0,72% rispetto ai 13.702 del 2023. Un segnale positivo, seppur contenuto, che si riflette anche nel numero degli infortuni mortali, passati da 22 a 19. Tuttavia, il fronte delle malattie professionali mostra un trend opposto, con un aumento del 17% delle denunce nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. I casi segnalati sono stati 587 contro i 499 dell’anno precedente, ma solo la metà di queste patologie viene effettivamente riconosciuta.

Per contrastare questi fenomeni, INAIL ha rafforzato le proprie strategie di prevenzione e formazione, puntando su un coinvolgimento attivo di imprese e lavoratori. La diffusione di una cultura della sicurezza rimane una priorità, con particolare attenzione ai lavoratori stranieri, affinché le informazioni siano accessibili anche in più lingue. A supporto di queste iniziative, la Regione Friuli Venezia Giulia sta investendo risorse significative: oltre 180 milioni di euro destinati all’edilizia sanitaria e residenziale e 12,5 milioni per attività di prevenzione nelle imprese.

Nonostante il calo degli incidenti registrato, il cammino verso un ambiente di lavoro più sicuro è ancora lungo. L’obiettivo rimane quello di rafforzare la consapevolezza e mettere in campo azioni concrete per ridurre ulteriormente i rischi, garantendo maggiore tutela a tutti i lavoratori.

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