Incendio sul monte Cimadors, bruciati 450 ettari. Ancora fumo, non avvistate fiamme
Udine – Un sopralluogo aereo sull’incendio del monte Cimadors, svolto nella mattinata di venerdì 7 settembre, ha rilevato la presenza di fumo lungo il perimetro del rogo, con assenza di fiamme. Oltre al personale del Corpo Forestale Regionale, in mattinata ha operato un elicottero del Servizio aereo regionale fino a mezzogiorno, con rientro in base a Tolmezzo per scarsa visibilità.
Si sperava proprio nella pioggia per estinguere il grande incendio attivo ormai da quasi 2 settimane sul monte Cimadors, nel territorio comunale di Moggio Udinese. La Protezione Civile, in base ai dati Osmer, tra giovedì 5 e venerdì 6 settembre prevede la possibilità di precipitazioni nella zona.
Rogo di Moggio Udinese, attivi tre elicotteri e due Canadair
A quasi 15 giorni dal primo innesco i roghi nel territorio di Moggio Udinese hanno continuato a bruciare con alternanza di fasi più o meno intense. Sono stati operativi sul posto tre elicotteri del Servizio aereo regionale della Protezione civile e due Canadair del COAU. Lo scorso 3 settembre si era aggiunto un terzo Canadair da Genova.
Nella notte del 4 settembre l’incendio aveva avuto più riprese. Nella tarda mattinata di giovedì 5 settembre il fronte dell’incendio a Nord è monitorato, mentre a Ovest si segnala scarsa visibilità per la presenza di fumo che limita l’operatività dei mezzi aerei.
Dopo il sopralluogo delle ore 7:00 con elicottero del Servizio aereo regionale della Protezione civile, nella mattinata erano rimasti operativi tre elicotteri del Servizio aereo regionale della PCR FVG e due Canadair.
Questi ultimi, dopo alcuni pescaggi in mare, dalle ore 9 hanno ripreso a fare rifornimento di acqua al lago Weissensee in Carinzia. Al lago di Cavazzo impossibilità di accedere per condizioni meteo non idonee.
Sempre operativa la linea di attingimento di acqua di carico da vasche per gli elicotteri con i volontari AIB delle squadre comunali di protezione civile di Osoppo, Pontebba e CPV Moggio Udinese con il supporto di un funzionario della Protezione civile della Regione. Il vascone è sito nella frazione di Monticello.
A seguito del sopralluogo del sindaco di Moggio Udinese con personale della Protezione civile della Regione, sono state evacuate una decina di persone da località Moggessa per rischio incendio in avvicinamento alle abitazioni. Un funzionario della Protezione civile della Regione è giunto presso il Comune a Moggio Udinese per supporto al Centro Operativo Comunale (COC).
L’estensione stimata dell’incendio è al momento di circa 450 ettari. Un maggiore dettaglio dei danni sarà possibile solo a fiamme del tutto estinte.
Secondo incendio nella zona
Un secondo incendio, sul Monte Strabut, è scoppiato nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 settembre. A seguito della ricezione di diverse segnalazioni delle fiamme, nel tardo pomeriggio di mercoledì, grazie alla deviazione di un elicottero del Servizio aereo regionale dall’incendio di Moggio Udinese, che ha provveduto ad effettuare alcuni lanci sulle zone interessate dal fumo, all’arrivo del personale del Corpo Forestale Regionale in pattugliamento l’incendio risultava spento.
Nella mattinata di giovedì 5 settembre è stato effettuato un sopralluogo da parte del personale del Corpo Forestale Regionale con il supporto di volontari AIB delle squadre comunali di Paularo e Cavazzo Carnico per la bonifica della zona interessata e attualmente sono in presidio.
La dinamica dell’incendio
L’incendio, scoppiato il 19 agosto 2024 a causa di un fulmine, è stato mantenuto sotto controllo grazie all’intervento ripetuto degli elicotteri del Servizio Aereo Regionale della Protezione Civile.
Tuttavia, il rogo è rimasto attivo per diversi giorni, interessando un’area di decine di ettari, caratterizzata da una pendenza molto ripida con zone verticali. Questo ha spesso causato il rotolamento di materiale incandescente, provocando nuove accensioni.
Nel primo pomeriggio del 31 agosto 2024, un elicottero della Protezione Civile ha effettuato diversi lanci per contenere una ripresa dell’incendio. Tuttavia, nel tardo pomeriggio, si è verificata un’ulteriore ripresa che non è stato possibile contenere immediatamente, nonostante l’intervento di due elicotteri.
In tarda serata, il fianco sinistro dell’incendio, verso est, presentava un fronte di alcune centinaia di metri, con fiamme prevalentemente radenti, ma che in alcuni casi raggiungevano la chioma delle piante.
Il fumo e il luogo impervio rendono difficoltose le operazioni
L’incendio è continuato durante la notte, generando una quantità significativa di fumo, visibile a decine di chilometri di distanza, rendendo difficile stimare l’espansione.
Il fumo denso ha ridotto la visibilità, ritardando l’intervento dei due Canadair attivati dalla Sala Operativa Regionale (SOR) e dalla Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Protezione Civile di Palmanova. Nella tarda mattinata, l’incendio ha ripreso vigore, andando fuori controllo verso le ore 14:00, nonostante l’intervento di due elicotteri del Servizio Aereo Regionale della Protezione Civile e due Canadair. Nel pomeriggio, è intervenuto anche un elicottero HN 90 del COAU. Dal tardo pomeriggio, è stato impiegato un terzo elicottero del Servizio Aereo Regionale della Protezione Civile, dopo aver concluso un intervento a Monfalcone.
La complessa orografia dell’area, le temperature eccezionalmente alte e il vento di media intensità hanno favorito una rapida propagazione delle fiamme. Si stima che la superficie bruciata sia prossima ai 100 ettari.
Nella tarda serata del 1° settembre 2024, si è tenuto un briefing operativo tra il personale del Corpo Forestale Regionale, la Protezione Civile della Regione e il Sindaco di Moggio Udinese per definire la strategia d’intervento per lunedì 2 settembre 2024. Per tale data, il DOS ha richiesto nuovamente l’intervento dei tre elicotteri del Servizio Aereo Regionale della Protezione Civile, con il primo previsto per le ore 7:00, per una ricognizione e valutazione del tempismo d’intervento dei Canadair. Sono state inoltre mobilitate due squadre di volontari AIB della Protezione Civile per operare in zona Campiolo, con l’obiettivo di essere elitrasportati a Moggessa di Là e fornire un vascone da un torrente vicino.
Durante la notte tra domenica 1 e lunedì 2 settembre, i Vigili del Fuoco di Udine hanno operato con sorveglianza tramite droni per proteggere i centri abitati di Paliuz e Borgo di Mezzo.