Incendio nel deposito abusivo di rifiuti, persistono precauzioni per la popolazione
Mossa (Go) – Persistono le precauzioni per la popolazione locale dopo le operazioni di spegnimento dell’incendio nel capannone industriale dismesso a Mossa (Go), trasformato negli anni in discarica abusiva di grosse balle di plastica e al centro anche di investigazioni da parte delle forze dell’ordine.
A Mossa sono intervenute oltre 10 squadre di Vigili del Fuoco, giunte anche dai comandi di Udine e Trieste.
Sul posto opera il nucleo GOS (Gruppo Operativo Speciale) del comando Vigili del fuoco di Udine che con i mezzi di movimento terra ha iniziato le operazioni di rimozione dei materiali depositati all’interno dei capannoni incendiati.
Si tratta di operazioni che si preannunciano lunghe, in considerazione della grossa quantità di materiale depositato e del pericolo di crolli delle strutture incendiate.
I Carabinieri, assieme ai periti dei Vigili del fuoco, sono impegnati nel tentativo di risalire alle cause del rogo.
L’Arpa prosegue con il monitoraggio delle sostanze rilasciate in atmosfera: “Sulla base degli accertamenti effettuati finora da Arpa Fvg al momento non risultano rischi per la popolazione. Si è deciso di effettuare comunque delle ulteriori analisi. In attesa di questi risultati, in via del tutto precauzionale – e sottolineiamo in via del tutto precauzionale – la Regione e il prefetto di Gorizia, insieme a tutte le altre istituzioni coinvolte, hanno condiviso con il sindaco di Mossa e consigliato ai sindaci di Capriva e San Lorenzo l’opportunità di prorogare o adottare ex novo le ordinanze di chiusura degli istituti scolastici, degli impianti sportivi all’aperto e dei parchi pubblici, invitando inoltre i cittadini a limitare al massimo le uscite da casa”.
Lo ha affermato l’assessore alla Difesa dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, alla fine del vertice che si è tenuto in Prefettura a Gorizia mercoledì 17 novembre per affrontare l’emergenza causata dall’incendio dell’ex stabilimento Bertolini di Mossa.
All’incontro ha preso parte anche il vicegovernatore con deleghe alla Salute e Protezione civile Riccardo Riccardi.
“Va rimarcato con forza – ha aggiunto Scoccimarro – che i materiali plastici che si trovavano all’interno dello stabilimento erano, e sono tuttora, sotto sequestro”.
“Come Amministrazione regionale, in via sostitutiva, avevamo predisposto un bando per la rimozione di questi materiali e per la bonifica della struttura – ha ricordato l’assessore -. Ora la situazione è ovviamente cambiata. In accordo con gli organi inquirenti dovremo realizzare infatti un nuovo bando che preveda tempistiche e risorse economiche differenti rispetto al primo già predisposto”.
“Il nostro impegno – ha affermato il vicegovernatore Riccardi – è interamente rivolto alla sicurezza e alla salute delle persone. I primi dati ci fanno ben sperare”.
“Gli interventi precauzionali e le proroghe delle ordinanze emesse dai sindaci – ha concluso Riccardi – sono misure necessarie in attesa degli ulteriori approfondimenti e delle analisi sul reale impatto ambientale causato dall’incendio”.
(Foto ARC FVG)