Immigrati a Monfalcone, scontro politico e proposte di integrazione: audizione in Consiglio
Trieste – In Consiglio regionale, il tema degli immigrati presenti a Monfalcone è tornato sotto i riflettori, con il coinvolgimento di rappresentanti politici e delle comunità locali.
La V e VI Commissione, presiedute dai consiglieri Diego Bernardis (Fp) e Roberto Novelli (FI), hanno convocato tutti i portatori d’interesse dell’area monfalconese per discutere il fenomeno del numero crescente di lavoratori bengalesi nel settore della cantieristica navale. I consiglieri di opposizione, tra cui Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia), hanno sottolineato la necessità di politiche di convivenza e integrazione.
Identità cittadina e sostenibilità sociale: la visione di Cisint
Anna Maria Cisint, europarlamentare leghista ed ex sindaca di Monfalcone, ha espresso preoccupazione per la trasformazione sociale della città, dove un cittadino su tre è straniero. Ha definito l’immigrazione una “sostituzione identitaria”, lamentando un processo di “islamizzazione”.
In risposta, Bou Konate, presidente del Centro culturale islamico, ha ricordato l’importanza della manodopera immigrata per Fincantieri, proponendo alla Regione maggiori investimenti nell’alfabetizzazione come mezzo per facilitare l’integrazione.
Sport e istruzione come strumenti di inclusione
Dalla parte dei sindaci dei comuni vicini e del Coni regionale, sono emerse proposte di inclusione attraverso attività sportive, come il cricket, e progetti nelle scuole. Fabio Maravini, presidente della Federazione Cricket Italiana, si è offerto di supportare la costruzione di un impianto, mentre i rappresentanti scolastici locali hanno evidenziato i progressi scolastici degli studenti stranieri nati in Italia.
Sindacati e associazioni, tra cui Cgil e Anolf, hanno rimarcato la centralità dell’insegnamento della lingua per promuovere una coesione reale, con l’idea di fare di Monfalcone un modello di sperimentazione per classi scolastiche più contenute.
Centrosinistra: i migranti contribuiscono alla ricchezza della regione
Durante il dibattito, i consiglieri di centrosinistra hanno sottolineato l’importanza dei migranti per l’economia locale e regionale. Furio Honsell (Open Sinistra FVG) ha descritto come “paradossale” l’idea di considerare gli immigrati come strumenti piuttosto che persone, mentre Diego Moretti (Pd) ha ribadito che si tratta di lavoratori regolari in una città senza particolari problemi di sicurezza. Manuela Celotti (Pd) ha ricordato che, di fronte al calo demografico, il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di nuovi lavoratori, mentre Rosaria Capozzi (M5S) ha auspicato che sport e lingua diventino leve per l’integrazione.
Centrodestra: toni cauti, ma allarme sui diritti dell’infanzia
Tra le risposte del centrodestra, il capogruppo della Lega Antonio Calligaris ha richiamato l’attenzione sui problemi sociali e familiari, come l’abbandono scolastico precoce tra le ragazze immigrate e il fenomeno delle spose bambine. Più sfumati gli interventi di Carlo Bolzonello (Fp), che ha invitato a evitare semplificazioni, e di Stefano Balloch (FdI), che ha ricordato gli sforzi del Governo per affrontare situazioni complesse come quella di Monfalcone.
Visioni divergenti sul futuro dell’integrazione a Monfalcone
Il dibattito ha messo in luce due visioni contrapposte: una che vede l’immigrazione come una minaccia all’identità cittadina, e un’altra che la considera un’opportunità di crescita economica e sociale. L’audizione ha però dimostrato un interesse condiviso nel trovare soluzioni pratiche per favorire l’integrazione, con l’auspicio che la regione possa diventare un esempio di coesione e rispetto reciproco.