Il Pujati di Sacile, da medico a Liceo
Sacile – È stata presentata Venerdì 10 marzo la prima biografia ufficiale del medico settecentesco sacilese Giuseppe Antonio Pujati. Il libro, intitolato Pujati, un medico un liceo e edito da Dario de Bastiani, non tratta solamente della vita dell’illustre medico sacilese, conosciuto in tutta Europa per i suoi trattati e le sue scoperte, ma anche dell’omonimo Istituto, punto cardine della storia dell’istruzione sacilese e del Friuli Occidentale.
La conferenza di presentazione si è tenuta nel Salone delle Feste di Palazzo Ragazzoni (tra gli edifici più importanti del centro storico sacilese, risalente al sedicesimo secolo, oggi utilizzato principalmente per mostre ed eventi culturali) e rientra nell’ambito della Settimana della Cultura 2023.
A presentare l’opera è stato Alessandro Fadelli, insegnante di scuola primaria che da quarant’anni si occupa di storia, dialettologia, toponomastica e cultura popolare del Friuli occidentale e del Veneto orientale. Attualmente consigliere della Società Filologica Friulana, socio dell’Accademia pordenonese “San Marco” e membro del comitato tecnico-scientifico dell’Ecomuseo “Lis Aganis”, ha pubblicato libri e contributi (in volumi collettivi, atti di convegni, cataloghi di mostre, dizionari biografici, guide turistiche, giornali e riviste nazionali e regionali) sui temi precedentemente citati.
Sono intervenuti anche il Sindaco della Città di Sacile Carlo Spagnol e il Dirigente Scolastico del Liceo Pujati di Sacile Aldo Mattera.
Il medico Giuseppe Antonio Pujati
La prima parte del libro presenta in dettaglio la vita del medico sacilese, che operò principalmente nell’isola di Curzola (in croato Korcula, si trova in Dalmazia), a Polcenigo, Pordenone, a Feltre per poi passare alla cattedra di Medicina pratica ordinaria all’Università di Padova, al culmine della sua carriera.
Una biografia frammentata, quella del Pujati, ricostruita dal maestro Fadelli tramite documenti, trattati, atti ritrovati nell’Archivio Parrocchiale di Sacile, nell’Archivio Storico Comunale di Sacile, in archivi locali e persino nelle città di Roma e Vienna.
Non solo notizie biografiche ma anche approfondimenti sui numerosi trattati che il medico compose, curiosità e aneddoti sulla sua vita: ne è un esempio il trattato Riflessioni sul vitto pitagorico nel quale il Pujati si schiera contro “l’esagerazione vegetariana” del tempo. Lo stesso Pujati, gran mangiatore di carne, per ironia della sorte morirà di gotta (malattia associata anche al consumo eccessivo di carne).
Tra le passioni del medico vi erano anche la caccia, l’uccellagione, la musica (suonava bene il violino ed entrò in contatto con artisti locali molto noti nel panorama musicale del tempo), le scienze naturali, la filosofia e la letteratura.
Seguitissimo maestro e discreto innovatore nell’interpretazione e nella cura delle malattie (a lui, ad esempio, è attribuita la scoperta della pellagra, malattia tipica delle zone dell’Italia settentrionale dovuta alla mancanza di vitamina PP causata da una dieta troppo spesso composta solamente da polenta) il Pujati era privo di pregiudizi e superstizioni ancora comunissime fra i suoi colleghi.
L’Istituto “Pujati” di Sacile
La seconda parte del libro narra l’evoluzione della storia dell’Istituto sacilese (che oggi è costituito dall’unione di cinque Licei: Scientifico Ordinario e opzione Scienze Applicate, Scienze Umane e opzione Economico Sociale, Linguistico) dedicato al celebre medico. Nato nel 1883 a Gemona come Scuola Normale (per la formazione degli insegnanti elementari) e trasferito successivamente a Sacile, la sua storia è molto travagliata, fatta di spostamenti e problematiche (inadeguatezza dell’edificio, difficoltà nel reperimento di arredi e sussidi didattici, composizione del corpo docente soprattutto agli inizi) che tutt’oggi si ripropongono, in chiave più moderna e contenute, in moltissime scuole su tutto il territorio nazionale.
Nonostante le numerose difficoltà (dovute ad esempio al trasferimento da Gemona a Sacile, alla “Riforma Gentile” nel 1923 che portò alla sua chiusura in favore di altre Scuole Normali e in seguito al suo passaggio da Statale a Comunale per poi tornare nuovamente statale nel dopoguerra) complessivamente l’Istituto, ad oggi diventato Liceo, è sempre cresciuto.
Interessante è anche la storia della sua denominazione: la Scuola Normale Maschile venne intitolata a Pujati nel 1891 per poi essere intitolata, nel 1932, ad Arnaldo Mussolini (fratello minore di Benito; Arnaldo si diplomò proprio in questa scuola). Il nome venne conservato fino al 1943. Dopo essere stato per decenni privo di intitolazione, nel 1998 l’Istituto riprese quella originaria al Pujati.
La conferenza, a cui hanno partecipato docenti, personale ATA, studenti del Pujati e del maestro Fadelli, oltre a numerosi appassionati di storia e cultura sacilese, ha riscontrato un grande successo e si è rivelata un “trampolino di lancio” per la promozione di un libro ricco di dettagli, curiosità e aneddoti fino a poco tempo fa sconosciuti, che permette di ricomporre un pezzo dell’articolata storia di Sacile passando tra i suoi più illustri protagonisti e la sua istituzione scolastica, che vanta di essere la più longeva nell’area del Pordenonese.