Il lungomare di Barcola a Trieste devastato dalla mareggiata, danni per milioni di euro

Trieste – La violenta mareggiata alimentata da un forte vento di Sud Ovest, un evento molto raro a Trieste, ha devastato la riviera di Barcola, tradizionale meta di bagni e passeggiate. Stabilimenti balneari, chioschi e porticciolo hanno subito danni molto ingenti. La strada è stata chiusa al traffico e poi riaperta nella mattinata di sabato 4 novembre. Resta non percorribile il tratto dal bivio all’ingresso del castello di Miramare.

Così l’avviso del Comune di Trieste: “Costiera chiusa tutta la notte. Chiuso viale Miramare da Bovedo al bivio e Costiera fino alla mattina del 4 novembre. Vi invitiamo a non recarvi a passeggiare lungo la riviera barcolana perché risulta ancora pericoloso. Avviseremo appena la situazione si normalizzerà”.

“Eccezionale mareggiata sul lungomare di Trieste – scrive su Twitter il governatore del FVG Massimiliano Fedriga -. I danni alle attività ed i disagi alla circolazione, sono rilevanti. La strada Costiera rimarrà chiusa tutta la notte. Violente onde hanno sradicato anche la statua simbolo “Mula de Barcola”, successivamente messa in sicurezza”.

“Non c’è un arredo che non sia stato rotto, non più una panchina rimasta così come era. Una devastazione assoluta che è durata questa mattina per tre ore”.

Così si espresso l’assessore comunale alla Pianificazione territoriale ed Edilizia privata, Verde pubblico, Arredo urbano di Trieste, Michele Babuder, come riferisce l’agenzia ANSA.

Sono stati registrati “danni – spiega l’assessore – che non hanno nulla da paragonarsi alle centinaia di migliaia di euro di cui si parlava nei giorni scorsi. Quello che è successo stamattina esula dall’ordinario. Ha distrutto parte del bar Pane Quotidiano, ha arrecato danni alle passeggiate interne del lungomare, alle aree gioco, al verde. Danni per milioni di euro su patrimoni del demanio. La forza di queste onde ha danneggiato anche le opere a mare di protezione, come le scogliere. Si vedevano i massi spostarsi”. Un fenomeno violento, come non si vedeva “da almeno 40 anni”.

(Foto: Comune di Trieste)

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