Il disagio sociale di minori e adolescenti, tavola rotonda della Caritas Trieste

Trieste – Oggi in Italia un minore su 4 vive in condizioni di indigenza (dati Istat). Un dato che ha raggiunto i massimi storici, se si pensa che il fenomeno interessa il 13,8% dei minori del nostro Paese, pari a 1 milione 295mila tra bambine, bambini e adolescenti. Sono i nuclei familiari con bambini a essere i più poveri: si tratta del 34% delle famiglie in povertà assoluta. Povertà economica, educativa e relazionale che impattano in modo importante sulla vita dei minori e delle famiglie.

Proprio a partire dalla fragilità delle nuove generazioni, dalle riflessioni e dalle esperienze di esperti la Caritas Diocesana di Trieste interpella la comunità cittadina e organizza una Tavola Rotonda dal titolo “Il disagio sociale di minori e adolescenti: anello debole in un imminente futuro” che si terrà giovedì 27 marzo alle ore 17.30 presso la Sala Serbo-Ortodossa di via Genova 12. Interverranno Aldo Raoul Becce, Psicoterapeuta e Psicoanalista, membro di Jonas  Trieste, Giorgia D’Errico, Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Save the Children Italia e Carla Garlatti, già Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

«Abbiamo scelto di mettere al centro del dibattito la povertà di minori e adolescenti che sempre più interessa anche il nostro territorio» spiega padre Giovanni La Manna, Direttore della Caritas diocesana di Trieste «una povertà intesa non solo in senso economico, ma anche relazionale, educativo e sociale. Le fragilità dei ragazzi sono specchio delle fragilità delle famiglie e della società che non riesce a sostenerle e ad accompagnarle. Ciò che ci preoccupa maggiormente è l’impatto che tutto ciò avrà sul futuro ormai prossimo della comunità».

La Tavola Rotonda si inserisce nel percorso formativo giubilare dal titolo “Riscoprire la speranza nei segni dei tempi” rivolto ai volontari della Caritas, delle parrocchie, e aperto a tutta la città. Il percorso si ispira alla Bolla di indizione del Giubileo del 2025 di Papa Francesco, “Spes non confundit”,  e tratta i temi della povertà non solo rispetto al fenomeno, ma soprattutto ponendo l’accento sulla promozione della dignità della persona, sulla costruzione del bene comune e sulla partecipazione.  Papa Francesco, infatti, invita a ritrovare “segni di speranza” “nei segni dei tempi” presenti e questo è il focus degli incontri: partire dalle riflessioni e dalle esperienze su un fenomeno per costruire futuro. Segno di una comunità che si informa e che, se lo desidera, può attivarsi.

I relatori

Aldo Becce è uno psicologo e psicoterapeuta argentino che vive e lavora a Trieste come psicoanalista. Ha iniziato la sua carriera in Argentina nel 1979, contribuendo alla creazione di un servizio di psicopatologia in un ospedale di Buenos Aires. Con un’esperienza decennale nei Servizi Sociali di Muggia, è stato Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste e consulente tecnico in ambito giuridico. Attualmente è professore a contratto all’Università di Trieste, supervisore di servizi per giovani e della Caritas di Trieste, nonché membro della Società Triestina di Psicoanalisi. Ha pubblicato il libro Scene della vita forense e ha presieduto Jonas Onlus, fondata da Massimo Recalcati.

Giorgia D’Errico, torinese, vive a Roma ed è esperta di politiche istituzionali e sindacali. Ha lavorato alla Camera dei Deputati come assistente parlamentare e poi nella Commissione Lavoro. Dal 2019 è stata coordinatrice della segreteria generale della CGIL, seguendo le relazioni istituzionali prima con Susanna Camusso e poi con Maurizio Landini. Autrice di Femminile Plurale e Maschile Singolare, nel 2021 è stata eletta segretaria nazionale della FILT. Dal 2024 è Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Save the Children Italia.

Carla Garlatti, magistrata udinese, è stata Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza dal 2020 al 2025. Ha ricoperto ruoli nei Tribunali di Udine, Milano, Venezia e Padova, dove è stata vicepresidente della Corte di Assise. Dal 2008 al 2010 ha lavorato alla Corte d’Appello di Venezia, mentre dal 2011 al 2016 è stata magistrata presso l’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, collaborando anche con la rappresentanza italiana a Bruxelles.

Condividi