Il Consiglio regionale ha approvato l’Assestamento di bilancio 2022. Nuove risorse per 812 milioni di euro

Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato l’Assestamento di bilancio 2022. L’Assestamento assegna nuove risorse per 812 milioni di euro.

Compatta la maggioranza nel voto a favore del provvedimento. Tutte le opposizioni lo hanno invece bocciato (27 voti contro 17).

Roberto Cosolini (Pd) ha motivato il no del suo partito con la convinzione che “si potesse fare di più e meglio”, contestando in particolare i fondi agli enti locali “concessi senza criteri”. Ilaria Dal Zovo (M5S) si è rammaricata per il no “ai tanti emendamenti che abbiamo proposto per migliorare la manovra”. Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha parlato di “fine del percorso di collaborazione che aveva caratterizzato il periodo della pandemia”, mentre Massimo Moretuzzo ha ribadito il giudizio negativo del Patto per l’Autonomia, lamentando il mancato confronto con le opposizioni, pur apprezzando l’impegno dei 20 milioni sull’Aussa Corno. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha parlato infine di “denaro sperperato” paventando il rischio di inflazione e di aumento delle disparità.

Ecco le principali novità, settore per settore

Attività produttive

La Regione mette a disposizione 40 milioni per le micro, piccole e medie imprese, al fine di fronteggiare i rincari del costo dell’energia. Altri 2 milioni serviranno a finanziare acquisto e installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture delle sedi produttive aziendali. E per migliorare i consumi, vengono messi a disposizione 3 milioni per incentivare l’utilizzo di idrogeno rinnovabile, oltre a 2 milioni per supportare l’utilizzo dell’energia solare, sempre a beneficio di piccole e medie imprese del settore manifatturiero. Un emendamento della Giunta ha messo in campo 20 milioni per realizzare un importante investimento industriale nell’area dell’Aussa Corno, destinato a garantire mille nuovi posti di lavoro. Complessivamente, al comparto di attività produttive e turismo vengono assegnati più di 113 milioni.

Agricoltura

Anche in questo campo l’obiettivo è green: per contenere gli effetti del cambiamento climatico, uno stanziamento di 18 milioni finanzia la realizzazione di invasi collinari a uso irriguo, che consentano l’accumulo di grandi quantità d’acqua da utilizzare quando necessario. Altri 5 milioni serviranno a migliorare la rete distributiva. Ulteriori 26 milioni andranno a incrementare la dotazione del Fondo di rotazione, mentre con 8 milioni si finanzierà l’acquisto di attrezzature e macchinari agricoli. Al comparto di risorse agroalimentari e montagna vengono destinati in totale 63,9 milioni.

Ambiente ed energia

Su un totale di 48 milioni portati dall’Assestamento, gli emendamenti approvati oggi hanno portato 400mila euro per un progetto di riuso dell’acqua piovana e 150mila euro per uno studio sul trattamento dell’acqua di mare per uso irriguo. Vengono destinati agli enti pubblici 8,5 milioni, a copertura di contributi per la progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, anche quelli finalizzati a costituire le comunità energetiche rinnovabili. Fondi per l’efficientamento energetico, fino a 100mila euro, anche alle società sportive che perseguono la riduzione dei consumi, anche idrici. 1 milione e 650mila euro sono destinati agli interventi di dragaggio, 5,3 milioni alla manutenzione di corsi d’acqua e opere idrauliche, 5,7 milioni ai Comuni per i Centri di raccolta rifiuti. Quanto al super sconto carburanti, in periodo di caro-benzina, la manovra mette sul piatto altri 15 milioni.

Territorio e viabilità

Il macrosettore si vede consegnare dal ddl una dotazione di 167 milioni di euro. Spicca il budget riservato all’edilizia scolastica, ampliato a 72 milioni rispetto ai 45 milioni e mezzo di partenza. All’Edr di Gorizia vengono assegnati 10,7 milioni per un programma straordinario di riqualificazione della rete viaria e ciclopedonale in vista di Gorizia-Nova Gorica 2025. Immessi altri 45 milioni per i contributi prima casa, 3 milioni al sistema Ater per le manutenzioni ordinarie, 8,5 destinati alla viabilità regionale, 6 per finanziare interventi comunali di riqualificazione dei centri minori, e infine 3,8 milioni per coprire i maggiori oneri dovuti all’aumento dei costi delle materie prime. Grazie agli emendamenti vengono assegnati 7,2 milioni al Comune di Trieste per realizzare parcheggi pubblici, e 2,6 milioni a favore delle scuole dell’infanzia per l’acquisto di attrezzature e giochi.

Cultura e sport

Il comparto ha a disposizione 27 milioni, 9 dei quali sono convogliati sul progetto di riqualificazione di Borgo Castello a Gorizia (7 per opere infrastrutturali, 2 per anticipazioni su programmi di ricettività): la Regione farà da soggetto attuatore di questi interventi. Sempre a Gorizia, la Giunta finanzierà il recupero della storica sede della Ginnastica Goriziana con 730mila euro. Messe in circolo, inoltre, risorse pari a 5,6 milioni per poter scorrere le graduatorie di numerosi bandi, tra i quali quello per iniziative legate al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Un contributo speciale, fino al 100% della spesa, è previsto per i Comuni che intendono rinnovare gli allestimenti o acquistare attrezzature per i loro musei.

Lavoro e istruzione

Con l’obiettivo dell’ammodernamento tecnologico e dell’efficientamento energetico, la manovra dispone 15 milioni di cofinanziamento a favore delle Università di Udine, Trieste e della Sissa, ognuna per 5 milioni. 3 milioni di euro saranno destinati all’Ufficio scolastico regionale per coprire le temporanee carenze di personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Contributi anche all’Ardis (1,6 mln) per coprire i maggiori costi dell’energia e dei servizi, con ulteriori 2 milioni destinati ad assegni integrativi per il diritto allo studio. In materia di edilizia scolastica, stanziati 5,3 milioni per l’adeguatezza e messa in sicurezza degli edifici scolastici, 4,6 a favore degli istituti paritari, 1 per i Centri di aggregazione giovanile e altrettanto per il Fondo regionale giovani. Tramite gli emendamenti, assegnato alle federazioni delle scuole paritarie un contributo di 40mila euro per la formazione degli insegnanti e ulteriori 100mila euro ai Consorzi universitari per le sedi decentrate. In totale, l’Assestamento destina 23,8 milioni a questi settori.

Salute e sociale

Nell’ambito di un budget complessivo di 131 milioni, stanziati 5 milioni per distribuire alla strutture residenziali per anziani autorizzate contributi a rimborso di spese connesse con le prestazioni sanitarie rese in periodo di pandemia. Altri 4,67 milioni serviranno a realizzare interventi edili impiantistici, sempre nelle residenze per anziani. Un emendamento di Giunta mette a disposizione dei Comuni di Maniago, Spilimbergo, Sesto al Reghena e Zoppola più di 1 milione e mezzo per la manutenzione straordinaria dei Centri diurni per disabili. Finanziato con 1,68 milioni anche uno screening delle aziende sanitarie sull’epatite C.

Autonomie locali

Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione beneficiano di uno stanziamento complessivo di 160 milioni. Per finanziare gli investimenti degli enti locali vengono previsti ulteriori 37 milioni, che si aggiungono ai 103 già destinati alla concertazione. Sostegno anche agli Enti di decentramento regionale per fare fronte ai maggiori costi energetici nella gestione degli istituti scolastici superiori (8 milioni) e ai Comuni che subiscono i maggiori costi energetici (budget di 3 milioni). Disposti inoltre 2 milioni, nel triennio 2022-24, a favore delle Comunità di montagna e della Comunità Collinare del Friuli. Un emendamento assegna 400mila euro ai Comuni per iniziative legate alla sicurezza stradale.

Patrimonio

Via libera al progetto di trasferire i tanti uffici regionali disseminati nella città capoluogo in una nuova sede triestina in Porto Vecchio, ma in edifici diversi da quelli inizialmente opzionati: l’ente Regione investirà 11,7 milioni per acquisire la proprietà di quattro strutture. Previsto inoltre un contributo di 10,5 milioni per la riqualificazione urbanistica di Porto Vecchio, di cui dovrà farsi carico il Comune di Trieste.

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