Il Consiglio regionale approva mozione per coordinare i servizi di supporto psicologico ai giovani

Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il presidente della Regione e la Giunta a coordinare e uniformare su tutto il territorio regionale i servizi di supporto psicologico ai giovani, oltre a sostenere campagne di comunicazione mirate per promuoverli.

La mozione, inizialmente presentata dai consiglieri di minoranza con primo firmatario il consigliere Francesco Martines (PD), è stata emendata su proposta dell’assessore alla Salute Riccardo Riccardi e completata con una modifica centrata sull’aspetto dell’ascolto.

Il testo originario della mozione, illustrato in Aula da Martines, chiedeva infatti di estendere a tutte le aziende sanitarie della regione i servizi di counseling per la prevenzione e il contrasto del disagio giovanile avviati da Asugi, dove è presente anche un Servizio consumi e dipendenze giovanili con un’équipe multiprofessionale, un modello innovativo dedicato agli under 25 a rischio dipendenza.

Durante il dibattito in Aula, l’assessore Riccardi ha ricordato i progetti già attivi anche nelle altre aziende sanitarie della regione, alcuni dei quali coinvolgono il Terzo settore e le scuole, portando alla modifica della mozione originale.

L’ultima, importante modifica apportata al testo impegna la Giunta regionale a valutare le modalità per rispondere alla crescente richiesta di ascolto manifestata dai giovani, intercettando il loro reale bisogno, anche in assenza di patologia.

Il dibattito

Durante il dibattito in Aula, è emersa una forte preoccupazione per l’aumento del disagio giovanile, aggravato dalla pandemia. Martines ha citato il rapporto del Censis, che evidenzia una crescita delle problematiche tra i giovani, tra cui disturbi del comportamento, dipendenze, bullismo e cyberbullismo. Ha inoltre sottolineato dati preoccupanti relativi al consumo di sostanze stupefacenti tra gli studenti (39%) e al “binge drinking”, che in regione riguarda il 15,4% dei giovani, rispetto alla media nazionale del 9,6%.

“Dati da tenere in considerazione ma il rischio è dare soluzioni facili a problemi difficili, dal momento che – ha evidenziato Carlo Bolzonello (Fp) – non c’è una regola che va bene per tutti, non c’è un metodo standardizzato per affrontare il problema che richiede un approccio multidisciplinare e un coinvolgimento della società intera”.

Manuela Celotti (Pd) ha sottolineato l’importanza di valorizzare le esperienze già esistenti, citando l’efficacia della peer education.

Rosaria Capozzi (M5S) ha evidenziato come il Covid abbia acuito il disagio, con un aumento dell’isolamento tra gli adolescenti e difficoltà nelle relazioni sociali: “il numero di adolescenti che si sottrae dalla vita sociale aumenta. La capacità di relazionarsi di persona è diminuita e il 26,8% dei giovani non ha amici in carne e ossa, non ha legami significativi. L’aggressività tra gli studenti è in aumento, urge attenzione”.

Serena Pellegrino (Avs) ha posto l’accento sul ruolo degli psicologi nella medicina territoriale, sottolineando il bisogno dei giovani di un confronto costruttivo con i professionisti della salute e il danno causato dalla chiusura dei consultori. Infine, Furio Honsell (Open Sinistra FVG) ha ribadito l’importanza di garantire la continuità dei servizi per assicurare un supporto costante al benessere mentale delle nuove generazioni.

 

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