Il Consiglio regionale approva le disposizioni su Salute e Politiche sociali del bilancio 2021
Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia dopo un’animata discussione ha approvato le disposizioni su Salute e Politiche sociali, contenute agli articoli 8 dei disegni di legge 116 e 117, collegato al bilancio 2021-23 e di stabilità 2021, con risorse che incidono per oltre il 60% sulla manovra, ovvero 2,8 miliardi su circa 4,6 complessivi.
Le modifiche sono arrivate dall’assessore regionale referente, Riccardo Riccardi, che ha previsto una spesa di 8 milioni di euro (500mila per il 2021, 3,5 mln per il 2022 e 4 mln per il 2023) per la sede del servizio 118 di Trieste presso l’area di Portovecchio.
Inoltre ha inserito 10mila euro per le politiche dell’invecchiamento attivo e di contrasto alla solitudine, nonché 90mila euro agli enti pubblici perché avviino un progetto pilota per la gestione di una struttura per l’accoglienza di padri separati in difficoltà privi di un ambiente idoneo per poter incontrare i propri figli.
Intervenendo, poi, su un emendamento del Gruppo del M5S, primo firmatario Cristian Sergo, che avrebbe voluto si destinassero 50mila euro all’Osservatorio regionale antimafia per il coordinamento delle iniziative antiusura in Friuli Venezia Giulia, documento con cui ha inteso sollevare la questione su una problematicità che è anche della nostra regione, Riccardi ha presentato un testo in cui si prevedono 50mila euro per il 2021 e altrettanti per il 2022 per la fondazione Well Fare Pordenone – Fondazione per il microcredito e l’innovazione sociale, per iniziative e progetti di informazione o assistenza delle vittime di usura, dando così concretezza alle intenzioni che erano anche dei pentastellati.
Risorse per il CRO e il Burlo
Con una richiesta di Giuseppe Sibau, a cui si sono aggiunti gli altri consiglieri di Progetto Fvg/Ar e quelli di Forza Italia, saranno concessi 30mila euro al Cro di Aviano per sviluppare una App ad accesso libero dedicata alle informazioni su un percorso di forestoterapia (il benessere che deriva dallo stare nei boschi) dedicato ai pazienti oncologici.
Due, invece, i contributi che portano la firma di Claudio Giacomelli (FdI) per l’istituto Burlo Garofolo di Trieste: uno di 30mila euro per un progetto pilota dedicato alle donne affette da endometriosi, l’altro di 40mila euro per una ricerca relativa ai disturbi da sintomi somatici.
L’attenzione dei suoi colleghi di FdI, Leonardo Barberio e Alessandro Basso, è invece andata ai benefici che derivano dai soggiorni balneari per determinate patologie e dunque a sostenere la riduzione dell’Imu (massimo 500 euro) sulle seconde case site nelle località balneari della regione, di proprietà di persone disabili o loro familiari e che soffrono di tali patologie in maniera grave. “Scritto così è troppo generico, riscrivetelo”, avevano chiesto le Opposizioni a cominciare da Massimo Moretuzzo (Patto), rimasto inascoltato.
Rivedere i costi del SSR
“È necessario investire sulla ricostruzione dei sistemi di sanità territoriale e sui sistemi di prevenzione – ha aggiunto Moretuzzo -. Mettiamo subito i ferri in acqua prima che sia troppo tardi. Quando l’emergenza Covid-19 sarà finita, ci ritroveremo con un sistema sanitario disastrato e non ci sarà tempo da perdere”.
“Serviranno risorse finanziarie – tema che dovrà essere affrontato nelle prossime trattative sui rapporti finanziari con lo Stato, per cui il sistema di copertura dei costi del Servizio sanitario regionale dovrà essere rivisto – e risorse umane, avremo bisogno delle migliori intelligenze che il nostro sistema è in grado di esprimere e al vertice dei sistemi di comando dovranno essere messi i migliori professionisti disponibili. Ci troveremo di fronte a una sfida colossale, almeno pari a quella che viviamo oggi”.
“Non possiamo quindi permetterci – ha affermato l’esponente del Patto – di destinare risorse in base alla visibilità dell’opera: sentire parlare di opere simbolo, come nel caso dei 25 milioni destinati alla cosiddetta Cittadella della Salute a Sant’Osvaldo, con l’obiettivo di dare un’impronta alla legislatura come dichiarato a più riprese da esponenti della Maggioranza, è sconsolante”.
Ulteriori aggiustamenti
Nuovamente Basso, ma con Mara Piccin e Giuseppe Nicoli (FI), Ivo Moras (Lega) e Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar), ha poi ottenuto un sostegno sino a 400 euro per l’acquisto di parrucche da parte dei malati oncologici divenuti affetti da alopecia, aventi un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 30mila euro.
Alfonso Singh (Lega), con la forzista Piccin e con Mauro Bordin e Luca Boschetti (Lega), ha fatto assegnare all’unanimità 250mila euro all’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) che potrà spendere, attraverso la struttura Area Welfare di Comunità, per l’acquisto mirato di autoveicoli adatti al trasporto di persone disabili o anziane (massimo 30mila euro a beneficiario, che non potrà essere un ente privato avente scopo di lucro).
E se il Gruppo di FI ha fatto aumentare di 30mila euro i fondi disponibili per il Banco alimentare, con Tiziano Centis (Citt) e Andrea Ussai (M5S) che hanno ritirato il proprio emendamento con cui chiedevano la medesima cosa, sebbene per un importo di 50mila euro, e hanno aggiunto la propria firma a quello dei forzisti, Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar), Morandini e Boschetti si sono visti accogliere la richiesta di 80mila euro per la cooperativa Nascente di Udine.
Illustrando le parti dell’articolo 2 ante del ddl 117 riferite alla materia sanitaria, ancora con Riccardi è emersa la posta di 884mila euro per la costruzione di una nuova casa di riposo in Comune di Pordenone, struttura che Chiara Da Giau, con altri colleghi del Pd, avrebbe voluto anche per il Comune di Porcia con un contributo di 500mila euro, ma la Maggioranza ha respinto la sua richiesta.
Altra voce, la riqualificazione del comprensorio della sede dell’ex ospedale psichiatrico di Udine attraverso 25 mln (1 mln nel 2021 e 12 mln per il 2022 e per il 2023) che saranno dati all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) con un progetto di fattibilità che sarà redatto dall’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs), a cui la Regione concederà un’anticipazione finanziaria per realizzare la Cittadella della salute di Udine, operazione che ha sollevato il dissenso dei consiglieri Mariagrazia Santoro (Pd) e Furio Honsell (Open Fvg).
La gestione della pandemia
La discussione non ha mancato di vedere affrontato il tema più generale della gestione della pandemia da Covid-19 da parte della Giunta, con interventi animati degli esponenti del Pd, a cominciare da Diego Moretti, piuttosto che del pentastellato Sergo, che ha parlato di messaggio di responsabilità che deve arrivare dai rappresentanti delle istituzioni. Al dibattito non si è sottratto Riccardi, che ha parlato riportando dati anche di confronto rispetto a quanto avviene in altre regioni, dal numero di tamponi ai tracciamenti, e poi l’isolamento di prevenzione, i ritardi del sistema di digitalizzazione, il sostegno alle strutture per anziani, la territorialità e i medici di base. Si alla questione della responsabilità, che coinvolge tutti, e le parole di Pierpaolo Sileri: “Non è questo il tempo delle accuse”.
Da Igor Gabrovec una testimonianza diretta: “Io che sono stato colpito dal Coronavirus, posso confermare che abbiamo a che fare con personale sanitario altamente preparato e ringrazio tutti coloro che in questi mesi si sono messi in prima fila e si stanno sacrificando per le persone colpite dalla Covid-19”. Il rappresentante della Slovenska Skupnost non ha, però, mancato di parlare dell’utilizzo della lingua minoritaria slovena e dell’importanza, in momenti di grande preoccupazione come quelli di una malattia, di potersi esprimere e di potersi confrontare con medici e infermieri nella propria lingua.
Se Maddalena Spagnolo (Lega) ha sottolineato l’importanza dell’impegno preso dalla Giunta nel rimborsare le case di riposo per anziani nelle spese sostenute per l’acquisto delle cosiddette stanze degli abbracci (le strutture trasparenti che permettono agli ospiti di incontrare e abbracciare i propri parenti), Moretuzzo ha sostenuto che è indispensabile una riflessione sul futuro modello di queste strutture di accoglienza, della quale si dovrà tener conto anche nella preparazione del Piano degli investimenti.
“Problemi giudiziari e di economicità fanno sì che la scelta migliore per la città sia un’altra”, ha detto Antonio Lippolis (Lega) spiegando il no del Centrodestra all’emendamento di Francesco Russo (Pd) che chiedeva 1 mln per il Comune di Trieste da spendere per la ricostruzione della struttura terapeutico-riabilitativa Acquamarina di Trieste. “Ma stiamo attenti anche alle liste d’attesa – ha aggiunto riportando la notizia di una persona che da due mesi e mezzo sta aspettando un intervento di angioplastica – perché non s’è solo il Coronavirus e non si muore solo di Covid”.