“Il canto della caduta”: un’ occasione per riflettere sul tema della guerra con Marta Cuscunà al Rossetti
Trieste – Resta in scena alla Sala Bartoli del Teatro Rossetti, fino a domenica 13 gennaio lo spettacolo “Il canto della caduta” di e con Marta Cuscunà.
Ancora una volta la Cuscunà si conferma un’artista a tutto tondo, con il suo ecclettismo scenico dà vita ad uno spettacolo dalla potente carica emotiva, seguendo percorsi originali e raffinati che la distinguono, non a caso, a livello internazionale.
Esprimendosi con il teatro visuale e studi meticolosi, per approfondire contenuti non facilmente fruibili, Cuscunà con “Il canto della caduta”, costruisce ed offre al pubblico, in un gioco di contrapposizioni artistiche, elementi di riflessione nell’eterno dilemma dell’uomo che cerca la guerra a prescindere.
Lo fa rivisitando il mito di Fanes, auspicando un’alternativa sociale in cui ci sia totale assenza di guerra. Utopia irrealizzabile? Il mondo in cui viviamo, immerso in stato di conflitti permanenti, fa credere all’uomo di oggi che la guerra sia parte inevitabile del destino dell’umanità.
Il mito di Fanes, tradizione popolare dei Ladini, una piccola minoranza etnica che viveva nelle vallate delle Dolomiti, guidato da donne regine, in cui si viveva in pace, ma che viene distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada, offre una speranza ad una visione nera dell’orrore della guerra.
Al centro dello spettacolo c’è il tema della guerra, che non si vede mai sulla scena, eppure viene restituita al pubblico dal punto di vista degli unici personaggi che ne traggono sempre vantaggio: i corvi. Il protagonista principale della messa in scena è dunque uno stormo di corvi animatronici, manovrati attraverso joystick meccanici, progettati e realizzati dalla scenografa Paola Villani.
Come si ricorda: “Il tentativo che sta alla base del progetto scenografico è quello di scardinare l’immaginario del teatro di figura, che in Italia è ancora molto legato alla tradizione popolare, attraverso l’utilizzo di alcune tecnologie di animatronica comunemente applicate al mondo degli effetti speciali cinematografici e realizzate con elementi di componentistica industriale”.
Progettazione e realizzazione animatronica: Paola Villani; assistente alla regia: Marco Rogante.
Co-produzione: Centrale Fies, CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, São Luiz Teatro Municipal | Lisbona. In collaborazione con: Teatro Stabile di Bolzano, A Tarumba Teatro de Marionetas | Lisbona