Giro di droga a Trieste, proseguono le indagini: due persone arrestate

Trieste – Nell’ambito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste, gli investigatori della V Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura e del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale hanno posto agli arresti domiciliari due uomini, residenti a Trieste, indagati per i reati di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Le indagini sono in corso dal mese di maggio 2020.

Si tratta di Paolo Pironti, triestino, nato nel 1973, con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti ed altro, già sottoposto agli arresti domiciliari poiché tratto in arresto in flagranza per il medesimo reato in data 11 luglio u.s. e di Duilio Terpin, goriziano ma dimorante a Trieste, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti.

Il provvedimento è il risultato di una complessa attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolta in sinergia dagli agenti della Squadra Mobile e del Nucleo di P.G. della Polizia Locale.

L’attività di indagine trae origine a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Paolo Pironti alla Polizia Locale di Trieste, nei primi mesi del 2020: l’uomo, infatti, aveva denunciato di essere vittima di minacce da parte di un suo conoscente.

I primi accertamenti avevano consentito di constatare come l’abitazione di Pironti fosse oggetto di frequentazione da parte di alcuni individui gravitanti nel mondo dello spaccio locale, tra i quali emergeva la figura di Terpin, noto per i suoi precedenti penali in materia di stupefacenti.

I conseguenti approfondimenti investigativi effettuati dagli Agenti della Polizia Locale e dagli Agenti della Sezione Antidroga della Questura hanno consentito di scoprire la rete di spaccio costruita dai due, che nell’arco degli ultimi tre mesi hanno venduto stupefacenti di varia natura sulla piazza triestina.

Lo stupefacente, in larga parte proveniente dalla vicina Slovenia, veniva direttamente recuperato dai due indagati i quali, durante il periodo del lockdown, per non interrompere i rifornimenti, erano soliti percorrere valichi secondari o sentieri boschivi. È stato documentato come i due fossero particolarmente attivi sulla piazza di spaccio cittadina ed in grado di movimentare dalle singole dosi di stupefacente (cocaina ma anche marijuana, hashish ed eroina) a quantitativi che si aggiravano intorno ai 100 grammi.

A tal proposito, tra i riscontri effettuati dagli agenti nel corso dei numerosi servizi di pedinamento si rammenta quello effettuato lo scorso 11 luglio quando Paolo Pironti era stato notato a bordo della propria autovettura in atteggiamento sospetto, nei pressi della sua abitazione. Nell’occasione, nonostante gli operatori avessero più volte intimato l’alt, l’uomo, nel tentativo di farsi strada aveva dapprima investito tre poliziotti posti innanzi al veicolo, per poi darsi ad una pericolosa fuga lungo l’affollato viale Miramare. Nella circostanza gli agenti erano stati costretti ad esplodere, in condizioni di sicurezza ed al fine di bloccarlo, tre colpi alle gomme.

La fuga di Pironti era, poi, finita nei pressi di una struttura ricettiva lungo la Strada Costiera allorquando era stato affiancato, speronato e costretto a fermarsi.

Sottoposto a perquisizione, l’uomo era stato trovato in possesso di circa gr. 10 di hashish e circa gr. 100 di cocaina, individuata e recuperata da un equipaggio della Polizia Locale nei pressi del luogo ove era iniziata la fuga, in quanto Pironti se ne era disfatto lanciandola dal finestrino dell’autovettura in corsa. Ulteriori 24 grammi circa di cocaina erano stati, infine, rinvenuti all’interno della sua abitazione.

 

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