Giorno della Memoria, le celebrazioni ufficiali. A Trieste la cerimonia in Risiera

FVG – Oggi 27 gennaio, Giorno della Memoria, a Trieste le commemorazioni sono iniziate la mattina alle 9 con la deposizione di una corona d’alloro della Polizia di Stato presso la lapide che ricorda la prigionia di Giovanni Palatucci all’interno del Carcere del Coroneo, a cura della Questura di Trieste e dell’Associazione Nazionale “Giovanni Palatucci” Onlus.

È seguita alle 9.30 la marcia silenziosa verso la Stazione Centrale, a cura dell’Aned, Associazione nazionale ex deportati – Sezione di Trieste, e alle 10.00 la deposizione di una corona d’alloro del Comune di Trieste presso la lapide che ricorda la partenza dei convogli che dal settembre 1943 al febbraio 1945 trasportarono i deportati per ragioni razziali, politiche e di sfruttamento economico.

Alle 11, nel cortile interno del Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba, si è tenuta la tradizionale cerimonia commemorativa con la presenza delle autorità politiche e religiose.

L’evento ha segnato due anniversari importanti: gli 80 anni dalla liberazione del lager di Auschwitz-Birkenau e i 25 anni dall’istituzione del Giorno della Memoria in Italia.

La celebrazione ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e cittadini, tra i quali i rappresentanti delle religioni ed i sindaci di Trieste e comuni limitrofi, riuniti per ricordare le vittime della Shoah e ribadire l’importanza di preservare la memoria di quelle tragedie.

“È fondamentale ricordare sempre questa data,” ha sottolineato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, rimarcando l’urgenza di combattere l’oblio. Ha citato le parole della senatrice Liliana Segre, che ha ammonito sul rischio che, con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti, quanto accaduto durante la Shoah possa ridursi a semplici righe nei libri di storia.

L’evento ha anche rappresentato un’occasione per riflettere sul valore della memoria come baluardo contro le distorsioni opportunistiche della storia. “La presenza delle istituzioni in Risiera per il Giorno della Memoria è in questo momento ancora più importante,” ha aggiunto Fedriga, ribadendo il dovere collettivo di rendere omaggio alle vittime e di trasmettere alle generazioni future una testimonianza viva e autentica.

Da parte sua il vescovo di Trieste mons. Enrico Trevisi, nell’esprimere “una coscienza inquieta di fronte a tutto quello che sta avvenendo, perché davvero dobbiamo renderci conto come pensieri, parole, sentimenti possono portarci un po’ alla volta a diventare complici di un male che vuole sempre di più dilagare e prendere tutti”, ha invitato a “lavorare insieme per il dialogo, per il confronto, per la pace, per la giustizia, per trovare via alternative alla guerra”.

Sono intervenuti poi sia il rabbino di Trieste Alexander Meloni che il presidente della Comunità islamica di Trieste, Akram Omar.

Le manifestazioni nelle altre città del Friuli Venezia Giulia

Anche gli altri capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia hanno organizzato diverse iniziative per commemorare le vittime dell’Olocausto e promuovere la riflessione storica.

Il Comune di Udine ha proposto un ricco programma di eventi, tra cui mostre, incontri, spettacoli teatrali e concerti. La giornata è iniziata alle 11:00 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con un concerto riservato alle scuole, seguito alle 12:00 da una cerimonia al Monumento del Parco della Rimembranza a cura dell’ANED. In serata, alle 20:30, sempre al Teatro Nuovo, è in programma un concerto con la FVG Orchestra e il Coro Polifonico di Ruda, diretti da Paolo Paroni, con la partecipazione di Mimosa Campironi.

La città di Pordenone ha commemorato il Giorno della Memoria con un programma articolato che ha coinvolto autorità, studenti e cittadini, ricordando le vittime della Shoah e onorando la memoria storica della città. La giornata è iniziata alle 9:30 in piazza Maestri del Lavoro, dove è stata deposta una corona al Monumento del Deportato, seguita, alle 10:00, dalla deposizione di un’altra corona presso la targa commemorativa dedicata al Giorno della Memoria, nella sede dell’ex Provincia in Corso Garibaldi.

Il momento più solenne si è tenuto alle 10:30 all’Auditorium Concordia di via Interna, dove il Prefetto di Pordenone ha consegnato le Medaglie d’Onore, un riconoscimento riservato ai cittadini italiani deportati o internati nei lager nazisti. A seguire, gli studenti hanno assistito a uno spettacolo teatrale di Davide Giandrini dal titolo “Dal campo di calcio ad Auschwitz”, che ha raccontato la tragica storia dell’allenatore ebreo Árpád Weisz e della sua famiglia, vittime della Shoah.

Gorizia ha celebrato il Giorno della Memoria con cerimonie cariche di significato. In qualità di Capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica, la città ha voluto affermare il valore della non discriminazione, della libertà e della convivenza pacifica. Durante la cerimonia al Monumento dei Deportati in Germania, le autorità civili e militari cittadine hanno deposto una corona in onore delle vittime della deportazione, mentre un secondo momento commemorativo si è svolto al cippo dei Deportati nel cimitero di Monfalcone.

Il messaggio centrale della giornata è stato quello di unire la memoria con la consapevolezza. Ricordare l’Olocausto non è solo un dovere storico, ma anche un mezzo per contrastare le intolleranze e i rigurgiti di odio che rischiano di riaffiorare in tempi difficili. Gorizia ha riaffermato il ruolo delle sue radici storiche e culturali come punto di incontro tra religioni e tradizioni, trasmettendo un messaggio di accoglienza e fratellanza tra i popoli.

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