Giornate non stop per il Soccorso alpino regionale: oltre 10 gli interventi nel weekend
FVG – Sono giorni quasi non stop per i soccorritori del Soccorso alpino regionale: domenica 22 agosto tre gli interventi, di cui uno concluso nella mattinata di lunedì 23; sabato 21 agosto sono stati otto gli interventi in regione, senza contare quello legato alle ricerche del parapendista disperso e trovato privo di vita, alla cui famiglia il CNSAS FVG ha porto sentite condoglianze.
Paularo (Ud)
Il Soccorso alpino ha recuperato la mattina di lunedì 23 agosto alle 9.20 due alpinisti lombardi bloccati tutta la notte lungo la parete Nord del Monte Zermula.
Gli scalatori avevano optato per la “Via di destra” in cordata e poi invece di scendere per la via normale dalla cima hanno deciso di tornare indietro scendendo in corda doppia, rimanendo bloccati in un canale: al momento della richiesta di soccorso si trovavano all’incirca a metà parete.
Uno alla volta, sono stati recuperati da un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino imbarcato sull’elicottero dell’esercito UH90 partito da Casarsa della Delizia alle 4 del mattino. Nella notte le pessime condizioni meteo e la scarsa visibilità avevano impedito ai soccorritori di avvicinarsi alla parete.
L’elicottero, nelle prime ore del mattino, dopo vari tentativi infruttuosi a causa della scarsa visibilità, ha verricellato il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino direttamente in parete e con due rotazioni ha prelevato da questa, uno alla volta, i due alpinisti. Sul posto, dalle 8, anche l’elicottero della Protezione Civile.
Ora si trovano entrambi molto provati e infreddoliti alla Casera Cason di Lanza assieme ai soccorritori in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che valuterà le loro condizioni di salute.
La cordata aveva chiesto aiuto verso le 20.30 di domenica 22 agosto. L’Sos è arrivato tramite un messaggio WhatsApp spedito a parenti lombardi che hanno contattato a loro volta il bed and breakfast che avrebbe dovuto ospitarli in zona.
Quest’ultimo ha chiamato il Nue112 e la Sores ha allertato il Soccorso Alpino, stazione di Forni Avoltri (attivata la squadra di Paularo). Dalla Casera Cason di Lanza i gestori hanno fatto dei segnali luminosi verso la parete ricevendo risposta dagli alpinisti. I temporali e gli acquazzoni avevano investito i due in parete.
Due donne soccorse: trauma cranico in Val Bartolo e spossatezza sul Jôf di Montasio
La stazione del Soccorso Alpino di Cave del Predil ha portato a termine due interventi nel primo pomeriggio di domenica 22 agosto in Val Bartolo (comune Tarvisio) e sul Jôf di Montasio (Comune Chiusaforte)
In Val Bartolo un incidente fortuito in palestra di arrampicata ha provocato intorno alle 13 la caduta di una donna del 1965 di Cividale del Friuli ruzzolata su delle rocce per una decina di metri e diverse contusioni per lei tra cui un trauma cranico e traumi alla schiena. La donna, che era alla base della falesia di roccia, ha perso l’equilibrio in seguito all’impatto avvenuto con il secondo di cordata che stava arrampicando sopra di lei ed è “volato” in basso, seppur trattenuto dalla corda a cui era legato, urtandola. Sul posto sono arrivati i tecnici della stazione di Cave del Predil e l’elisoccorso la cui equipe medica ha stabilizzato e imbarellato la donna, portandola a Udine.
Il secondo intervento è stato attivato in seguito poco dopo le 15 di domenica 22 agosto con chiamata al Nue112 da parte di due escursionisti, un uomo e una donna di Tarcento, che stavano risalendo il Canale Findenegg che porta sulla cima del Jôf di Montasio. La Sores ha allertato la stazione di Cave del Predil e la Guardia di Finanza di Sella Nevea oltre all’elicottero della Protezione Civile. Come riportato dall’uomo, la sua compagna era in condizioni di spossatezza e non riusciva più a proseguire né in salita né in discesa.
Considerando la situazione in evoluzione del meteo e l’imminente arrivo di piogge e temporali l’elicottero ha velocemente caricato a bordo una squadra di soccorritori e li ha sbarcati in prossimità della cima affinché potessero raggiungere i due escursionisti che si trovavano a 2530 metri e caricarli a bordo per riportarli a valle. L’intervento si è concluso poco prima delle 16.
(Credits: la foto di repertorio è uno scatto di Renato R. Colucci tratta dalla pagina FB del CNSAS FVG)