Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: l’impegno della Polizia
FVG – Si celebra oggi 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno sociale.
La Polizia di Stato è in prima linea per prevenire la commissione dei reati di genere. Con le sue donne e i suoi uomini scende in strada per andare incontro alle vittime, per ascoltarle e convincerle a denunciare.
In occasione della Giornata, la Polizia di Stato ha presentato la 5ª edizione della brochure “…Questo non è amore”, campagna nazionale permanente finalizzata a prevenire la violenza di genere.
Con questo progetto la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che la lettura delle storie raccontate nella brochure, purtroppo tutte vere, rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare.
Grazie alle iniziative già realizzate dalla Polizia di Stato sul campo della prevenzione, è stato possibile registrare una leggera diminuzione dell’andamento degli omicidi di donne rispetto agli omicidi in genere: se nel periodo gennaio-agosto 2020 le donne vittime di femminicidio erano il 48% di tutte quelle uccise, nell’analogo periodo del 2021 l’indice scende al 41%. Nel 72% dei casi l’autore è il marito o l’ex marito; in 1 caso su 2 è stata usata un’arma da taglio; il 70% delle vittime erano italiane.
Sul fronte della prevenzione continua ad essere l’ammonimento del Questore il provvedimento più efficace: il numero più alto di ammonimenti per atti persecutori si registra al sud; quello degli ammonimenti per violenza domestica, invece, nelle regioni del nord Italia.
Nel 49% dei casi i soggetti ammoniti, sia per stalking che per violenza domestica, vivono o hanno vissuto con la vittima.
Le istituzioni si rivolgono inoltre agli uomini maltrattanti, a coloro che agiscono con violenza senza ancora sfociare in un reato più grave che richiede un intervento di polizia giudiziaria.
La Polizia di Stato, grazie al protocollo Zeus, indica anche agli uomini un percorso utile per uscire dal ciclo della violenza, una strada per gestire la loro rabbia.
La Polizia di Stato rappresenta, in questo senso, uno snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi.
I numeri a Trieste
La Questura di Trieste conferma la sua costante e massima disponibilità a costituire un punto di ascolto, informativo e di riferimento in particolare per le donne, vittime di un fenomeno odioso e purtroppo diffuso anche nella nostra comunità.
Nei primi 9 mesi del 2021 (gennaio – settembre) nella nostra provincia, i reati “spia” della violenza di genere hanno fatto registrare, rispetto all’analogo periodo del 2020, questo andamento:
• le denunce per atti persecutori sono aumentate a 93 rispetto alle 77 dell’anno precedente;
• i maltrattamenti in famiglia denunciati sono stati 137 rispetto ai 115 del 2020;
• le denunce per violenza sessuale sono state 48 rispetto alle 45 dell’anno precedente.
Si segnala l’importanza dello strumento rappresentato dalla rinnovata l’APP YOUPOL, aperta anche alla possibilità di segnalare i reati di violenza domestica con le stesse modalità e caratteristiche delle altre tipologie di segnalazione, come bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole. Con YOUPOL si possono, infatti, trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato, con segnalazioni geo-referenziate che vengono ricevute direttamente nella sala operativa della Questura.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati è prevista la possibilità di segnalare anche in forma anonima. Importante sottolineare che anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può ovviamente denunciare il fatto all’Autorità di Polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
Strumento molto efficace si rivela, poi, l’Ammonimento del Questore, misura di prevenzione che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale e consiste nell’avvertimento, rivolto allo stalker o al maltrattante, di astenersi dal commettere ulteriori atti di minaccia, molestia o violenza domestica.
Nel 2021 a Trieste sono stati emanati 12 provvedimenti, di cui 1 per atti persecutori e 11 per violenza domestica.
Infine, è sempre attiva la campagna di prevenzione nazionale della Polizia di Stato “..questo non è amore” che, proprio in occasione della giornata dedicata alla lotta alla violenza contro le donne, segnatamente il 25 novembre, mediante un ufficio mobile raggiungerà i luoghi di aggregazione cittadini.