Gallina e testa di vitello impalata per la semifinale di calcio dei liceali triestini

Trieste – I fatti nudi e crudi: la sera scorsa, in occasione di un torneo di calcio tra i liceali cittadini che festeggiano la fine dell’anno scolastico – in particolare gli alunni degli istituti Oberdan e Galilei -, sono stati portati in campo due trofei molto particolari.

Una gallina viva, lasciata libera di razzolare per il campo di calcio, e una testa di vitello impalata e addobbata con la maglietta del liceo Oberdan.

Il fatto ha suscitato, e continuerà a farlo, molte discussioni sull’opportunità o meno di coinvolgere – seppure a titolo goliardico o forse proprio per questo – animali vivi o morti.

Poiché le critiche – anche molto aspre – sono giunte contestualmente alla partita e anche successivamente sui social, gli studenti si sono cautelati giustificandosi.

La gallina, portata sul campo dai liceali dell’Oberdan, sostengono gli stessi non aver riportato nessun danno ed essere stata trattata con i dovuti riguardi. Garanzia di ciò sarebbe il fatto che il genitore dello studente proprietario del pennuto sia un veterinario.

Non di questo parere sono altri studenti, spettatori di fumogeni accesi e accostati all’animale.

Dall’altra parte, gli studenti del Galilei, che hanno portato la testa di vitello vestita con la maglietta degli antagonisti, sostengono di non essere responsabili della morte dell’animale e quindi non sussistere gli estremi per il maltrattamento.

Su Facebook si invoca già la ricerca dei responsabili e un abbassamento del voto dell’imminente esame di stato per carenza di “maturità” dei liceali.

I gestori del campo di calcio del rione di Roiano lamentano alcuni danneggiamenti al rivestimento sintetico del campo dovuti all’uso di petardi e fumogeni.

Rimane da vedere se il fatto, essendo occorso al di fuori dell’orario mattutino e delle mura scolastiche, possa essere di competenza degli organi disciplinari dei rispettivi istituti.

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