Francesco Mazzega, reo confesso dell’omicidio di Nadia Orlando, esce dal carcere e va ai domiciliari
Trieste – Va dal carcere agli arresti domiciliari Francesco Mazzega, l’uomo di 36 anni di Muzzana del Turgnano (Ud) reo confesso dell’omicidio della sua fidanzata Nadia Orlando, 21 anni, di Dignano (Ud), avvenuto lo scorso 31 luglio.
Dopo aver ucciso, Mazzega aveva vagato per ore con il corpo senza vita della giovane, per poi costituirsi alla Polizia di Palmanova.
Dapprima ricoverato in ospedale, poi trasferito in carcere il 10 agosto scorso, il 30 agosto Mazzega ha ottenuto dal Tribunale del Riesame di Trieste gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
«Il provvedimento – ha detto il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolò – non ci lascia soddisfatti. Avevamo chiesto la conferma del provvedimento del gip e valuteremo l’esperibilità del ricorso per Cassazione».
Il provvedimento è «in linea con lo stato della legislazione» ha rimarcato il Procuratore, osservando che la sentenza «mette in evidenza che il fatto è gravissimo e ravvisa il pericolo che possa ripetere fatti del genere. I giudici però scrivono anche che il rischio è sufficientemente salvaguardato dagli arresti domiciliari integrati dal braccialetto elettronico».
La decisione ha sconvolto la famiglia Orlando, che ha preso la notizia «Come un pugno allo stomaco».
«Mai – ha detto il loro legale, l’avvocato Fabio Gasparini – la famiglia si sarebbe aspettata infatti che, a distanza di neanche un mese dalla barbara uccisione della loro figlia, i giudici potessero concedere all’assassino un simile beneficio. Lo stato d’animo che li pervade in queste ore è quello di rabbia e sgomento. Ma non di rassegnazione».
«I genitori e il fratello di Nadia continuano ad avere fiducia nella giustizia nonostante questa inspiegabile decisione. Ciò nella speranza e nella convinzione che al termine dell’iter giudiziario ci possa essere una giusta pena nei confronti di un soggetto che con un gesto orrendo e vigliacco ha ucciso Nadia e, di conseguenza, una famiglia e un’intera comunità».
Così gli avvocati Annaleda Galluzzo e Federico Carnelutti, legali di Francesco Mazzega: «Il Tribunale del Riesame, come ha sottolineato anche il Procuratore, è investito del compito di rivalutare condizioni e termini di una misura cautelare in corso di esecuzione. Prendiamo atto che una nuova valutazione sulle esigenze cautelari è ora intervenuto e attendiamo le prossime fasi del procedimento che porteranno alla decisione nel merito».
«Durante queste fasi – hanno aggiunto i legali – il nostro assistito intende continuare a collaborare per la ricostruzione dell’accaduto, per il quale lo stesso si è assunto fin da subito responsabilità e conseguenze».