Fotovoltaico e consumo di suolo: botta e risposta tra opposizione e assessore in Consiglio regionale

Trieste – Il dibattito sull’installazione di impianti fotovoltaici a terra in Friuli Venezia Giulia si intensifica, con un confronto acceso tra l’opposizione e l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro. Al centro della discussione, la necessità di regolamentare la collocazione degli impianti per tutelare il territorio e l’agricoltura, evitando il consumo indiscriminato di suolo.

Le ragioni dell’opposizione

Il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra FVG) ha espresso preoccupazione per la proliferazione di impianti fotovoltaici in aree agricole di pregio. Ha ricordato che, nove mesi fa, il 10 maggio 2024, era stata approvata una norma che prevedeva l’individuazione delle aree non idonee per tali impianti, ma da allora nulla è stato fatto. Honsell ha citato le proteste ad Aquileia, Bicinicco e Udine per i progetti di fotovoltaico e agrivoltaico in aree di rispetto, sottolineando l’urgenza di interventi normativi.

La risposta dell’assessore Scoccimarro

L’assessore Fabio Scoccimarro ha replicato evidenziando gli sforzi della Regione nel normare l’installazione dei parchi fotovoltaici. Ha sottolineato che è la terza volta che la Regione interviene sul tema, poiché i precedenti governi avevano impugnato le misure adottate. Scoccimarro ha annunciato che il disegno di legge per recepire il decreto ministeriale del 21 giugno 2024, che disciplina le aree idonee per gli impianti rinnovabili, è stato approvato dalla Giunta regionale il 31 gennaio e sarà discusso nella IV Commissione l’11 e 17 febbraio, con l’obiettivo di approvarlo in Consiglio regionale a fine mese.

Le preoccupazioni dei residenti

Ad Aquileia, il progetto di un impianto fotovoltaico da 10.000 kW, esteso su 210.000 metri quadrati in località San Zili-Casa Bianca, ha suscitato allarme. L’impianto sorgerebbe a ridosso della zona cuscinetto istituita nel 2018 a protezione del sito UNESCO, sollevando preoccupazioni per l’impatto sul patrimonio archeologico e paesaggistico. Il Comune di Aquileia, la Fondazione Aquileia e il Ministero della Cultura hanno espresso formale opposizione al progetto.

Nella periferia nord di Udine, tra il cimitero di Paderno e via Don Bosco, è previsto un impianto fotovoltaico che ha generato preoccupazioni tra i residenti. I cittadini temono l’impatto sul paesaggio e hanno richiesto misure compensative, come interventi sulla viabilità e barriere verdi per mitigare l’impatto visivo.

Anche a Bicinicco sono emerse preoccupazioni per progetti di impianti fotovoltaici in aree agricole. I residenti hanno espresso timori riguardo al consumo di suolo agricolo e all’impatto sul paesaggio rurale, chiedendo una pianificazione più attenta e condivisa.

Il tema dell’espansione del fotovoltaico in Friuli Venezia Giulia rimane al centro del dibattito politico e ambientale. Mentre si riconosce l’importanza della transizione energetica e della decarbonizzazione, emerge la necessità di bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la tutela del territorio, del paesaggio e delle comunità locali. La definizione di normative chiare e condivise appare fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle peculiarità regionali.

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