Forti critiche al nuovo decreto sul Fondo Vittime Amianto per i risarcimenti alle aziende

Trieste – Forti critiche al nuovo decreto interministeriale del 16 luglio 2024 riguardante il Fondo Vittime Amianto, previsto dal decreto legge di marzo 2023 sono state espresse dalla minoranza in Consiglio regionale del FVG.

Le critiche di Bullian e Moretti

I consiglieri regionali Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica FVG) e Diego Moretti (Partito Democratico), in una nota, evidenziano come il decreto non tenga conto delle critiche di sindacati e associazioni delle vittime, in particolare riguardo alla possibilità che le società pubbliche della cantieristica navale possano accedere al Fondo.

“È assurdo che l’azienda responsabile delle malattie possa continuare a beneficiare di queste risorse. Le tutele dovrebbero valere per le vittime, non per le aziende,” affermano. “La novità è l’estensione dei risarcimenti anche ai lavoratori degli appalti, ma questo favorirà ulteriormente Fincantieri,” spiegano.

Bullian e Moretti aggiungono che, con il nuovo decreto, si stabiliscono fondi per il triennio 2024-2026, eliminando ulteriori passaggi parlamentari.

I consiglieri sottolineano inoltre che il decreto modifica anche quello del 5 dicembre 2023, intervenendo su fondi del 2023 che, nonostante i termini previsti, non sono ancora stati erogati.

Con ulteriore distorsione, si innalzano i risarcimenti per le aziende: per i lavoratori con un’invalidità tra l’81% e il 100%, l’importo massimo passa da 231.750 a 260.000 euro, e per famiglie con 3 o più eredi si va da 235.550 a 329.770 euro. Di fatto, Fincantieri potrà ottenere risarcimenti ancora maggiori.”

I due esponenti delle opposizioni criticano duramente l’amministrazione comunale di Monfalcone, accusandola di non prendere posizione su questa vicenda, e lamentano che la mozione unitaria approvata in Consiglio regionale non ha avuto effetto a livello nazionale. “Chiediamo al presidente Fedriga di assumere un ruolo guida per coordinare il tavolo tra Fincantieri e le associazioni delle vittime, al fine di destinare queste risorse alla ricerca sul mesotelioma e alla gestione delle malattie legate all’amianto.”

Bullian e Moretti concludono ribadendo l’importanza di una nuova legge che unifichi i due Fondi per le Vittime dell’Amianto e destini le risorse esclusivamente ai lavoratori e alle loro famiglie, evidenziando che il Fondo storico per le vittime vale circa 50 milioni di euro all’anno, mentre il Fondo per le imprese, dedicato principalmente a un’unica azienda [Fincantieri, ndr], pesa per 20 milioni.

Le novità del decreto

Il decreto interministeriale del 16 luglio 2024 introduce nuove misure per il Fondo per le vittime dell’amianto, stabilendo modalità di attuazione e aggiornamenti significativi per gli anni 2024, 2025 e 2026. Ecco le principali novità:

  • Misura della Prestazione: La prestazione aggiuntiva per i beneficiari è fissata al 17% della rendita INAIL percepita, come già stabilito dalla legge di Bilancio 2023.
  • Lavoratori e Familiari: Hanno diritto alle prestazioni i lavoratori con rendita diretta per malattie asbesto-correlate e i familiari delle vittime, inclusi i partner delle unioni civili, equiparati ai coniugi.
  • Accesso ai fondi da parte delle aziende: Le società partecipate pubbliche della cantieristica navale possono accedere ai contributi del Fondo per le vittime dell’amianto. Il decreto stabilisce che possono beneficiare del Fondo non solo i lavoratori di queste società che hanno contratto patologie legate all’amianto durante l’attività lavorativa, ma anche le società stesse che risultano soccombenti in sentenze esecutive o debitrici in verbali di conciliazione relativi a tali risarcimenti. Questo include coloro che hanno prestato servizio presso i cantieri navali in esecuzione di appalti, subappalti o contratti di somministrazione di lavoro.
  • Procedura di Erogazione: Le prestazioni sono erogate d’ufficio dall’INAIL, senza necessità di presentare istanze, attraverso due acconti e un conguaglio finale.
  • Chiarimenti Normativi: Il decreto modifica precedenti disposizioni per chiarire l’ambito di applicazione delle prestazioni, includendo lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto-correlate durante il servizio.

 

 

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