Festa della Repubblica: manifestazioni a Redipuglia e nei capoluoghi
Gorizia – Con la deposizione di una corona di alloro ai Caduti è stato celebrato la mattina del 2 giugno al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia) il 72° anniversario della Fondazione della Repubblica.
La cerimonia, una delle principali in Friuli Venezia Giulia, è cominciata con l’ingresso dei labari delle associazioni combattentistiche, d’Arma e dei corpi logistici e i gonfaloni delle città e dei Comuni. Poi la sfilata dei corpi militari e civili e la preghiera per la patria.
A rappresentare il Governo, il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello. Presente, tra gli altri, il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi.
La Festa della Repubblica vsi celebra in diverse località della regione.
A Trieste l’assessore all’Ambiente ed energia, Fabio Scoccimarro, ha assistito all’alzabandiera solenne in piazza dell’Unità d’Italia, mentre in serata l’assessore alle Autonomie locali, sicurezza e politiche comunitarie, Pierpaolo Roberti, presenzia all’ammaina bandiera solenne.
A Pordenone la Regione è stata rappresentata dall’assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier.
Cerimonie anche a Gorizia, Pordenone e Udine. Nel capoluogo friulano la prefettura ha organizzato, nel pomeriggio, un concerto al Teatro nuovo “Giovanni da Udine”.
Da parte sua il governatore della Regione Massimiliano Fedriga in una nota ha scritto che “La Festa della Repubblica è un momento di grande rilevanza soprattutto per una Regione come il Friuli Venezia Giulia, che ha vissuto sulla pelle dei propri cittadini le conseguenze di due guerre mondiali e le divisioni nate dalle contrapposizioni ideologiche. Oggi siamo tutti chiamati a vivere la Repubblica, le cui radici affondano nel rispetto della volontà dei cittadini, con uno spirito nuovo e chi governa deve essere particolarmente conscio delle realtà con le quali si confronta”.
Fedriga – che nella serata del 1° giugno ha partecipato ad una celebrazione al Quirinale su invito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – sottolinea che “la Festa delle Repubblica ci deve insegnare che nessuno, nemmeno chi è chiamato a governare, è al di sopra delle regole fondanti della democrazia, ovvero la possibilità di dialogo e confronto nel pieno rispetto di posizioni differenti dalle proprie. Presupposti in assenza dei quali non esiste una vera democrazia”.