Festa della poesia e della letteratura con Isabella Panfido e “S-tradurre”
Trieste – Dopo numerose sessioni online riprende dal vivo il programma della Festa della Poesia e Letteratura, organizzata dall’Associazione Poesia e Solidarietà.
Martedì 29 settembre alle 17.30 all’Antico Caffè e Libreria San Marco incontro con l’autrice Isabella Panfido e il suo “Lagunario”.
Mercoledì 30 settembre invece si rinnova il consueto appuntamento con il seminario “s-Tradurre. Ciò che la lingua non può e la traduzione deve”.
La presentazione di “Lagunario”, a cura di Gabriella Valera, direttrice del Festival, sarà introdotta da un percorso di lettura a due voci, con l’attrice Michela Cembran, di alcuni passi selezionati del libro. L’autrice sarà quindi chiamata a condividere le emozioni del pubblico, essendosi calata lei stessa, per qualche momento, nei panni dell’ascoltatrice.
Lagunario è un libro di raffinata scrittura. Cos’è veramente la laguna? Che rapporto ha con il sorgere e il vivere della Venezia “serenissima”? Sono le domande che percorrono il libro, cui l’autrice offre una serie di risposte. La laguna è “uno stagno salmastro, esteso da sud ovest e nord-est per circa 550 chilometri quadrati, racchiuso e separato dal mare da un sottile cordone di lidi sabbiosi”. Dall’alto diventa una “macchia d’acque variegate, pezzate di bocconi di terra, striata da sfumature verde azzurro”. Ma la laguna è anche storia, tradizioni, operosità umana senza la quale forse Venezia la Serenissima non avrebbe potuto essere. Insieme con gli incontri recenti dedicati alle poesie di Lucia Guidorizzi e di Marinella Cossu, l’incontro con Isabella Panfido fa parte di quella sezione del Festival particolarmente incentrata su Venezia, la sua storia remota e il suo divenire in tempi diversi, prima e dopo la caduta di Aquileia.