Ex caserma Vittorio Emanuele III sarà campus studentesco. Modello per analoghi interventi in FVG

Trieste – L’ex caserma Vittorio Emanuele III di Trieste in Via Rossetti, in una zona semicentrale ben servita dai mezzi pubblici, è stata ceduta all’Ente di Decentramento Regionale (EDR) per la realizzazione di un campus scolastico e universitario.

Questa operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di CDP Real Asset (la divisione di Cassa Depositi e Prestiti – CDP dedicata alla gestione e valorizzazione dei beni immobiliari), prevede un investimento di 15 milioni di euro e si inserisce in un piano più ampio di rigenerazione urbana.

I dettagli del progetto

L’ex caserma si estende su una superficie pari a circa 87.000 metri quadrati, ospita 13 edifici principali e un’area edificata di circa 53.000 metri quadrati. Il futuro campus sarà progettato per accogliere almeno 2.500 studenti, offrendo anche residenze universitarie dotate di spazi comuni e aree verdi. L’obiettivo della struttura è quello di diventare un importante polo educativo e sportivo per i giovani, contribuendo alla qualità ed inclusività della formazione scolastica e universitaria nella regione.

Rigenerazione urbana a partire dal patrimonio militare

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha sottolineato come le ex caserme rappresentino una risorsa strategica per la rigenerazione urbana in Friuli Venezia Giulia. La cessione dell’ex caserma Vittorio Emanuele III è vista come un modello per futuri interventi su altre strutture dismesse, con l’intento di trasformarle in poli educativi, culturali o sociali.

“Le ex caserme – ha spiegato Amirante – sono una grandissima opportunità di rigenerazione urbana in chiave di governo del territorio regionale, opportunità che vogliamo cogliere e inserire in un piano complessivo al quale stiamo lavorando”.

“È in corso una valutazione accurata – ha proseguito l’assessore – sugli spazi ex militari del Friuli Venezia Giulia. La strategia è di differenziare le ex caserme innervate nei centri abitati, come l’area di via Rossetti a Trieste, suscettibili di un’operazione di rigenerazione, dalle ex caserme immerse in contesti agricoli o di valore paesaggistico. In questo secondo caso occorrerà graduare le tipologie di intervento, che possono giungere fino alla rinaturalizzazione dei siti. In attesa della definizione del piano – ha concluso l’assessore -, bene che ci siano già delle sperimentazioni che poi saranno ricondotte entro una logica regionale coordinata”.

Sostenibilità e vincoli

La riqualificazione sarà effettuata nel rispetto dei vincoli storico-architettonici esistenti, limitando il consumo di suolo e preservando la biodiversità delle aree verdi circostanti. Questo approccio mira a garantire che il nuovo campus non solo soddisfi le esigenze educative ma contribuisca anche alla sostenibilità ambientale della città.

 

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