Economia in lenta ripresa nella zona pordenonese. Indagine della Camera di Commercio
Pordenone – Sono stati presentati giovedì 17 maggio i risultati dell’ultima indagine trimestrale congiunturale commissionata dalla Camera di Commercio di Pordenone a Questlab Srl.
Secondo i dati dell’analisi, in confronto all’analogo periodo del 2017, l’economia del territorio procede a passo spedito verso un primo consolidamento della più recente crescita del post-crisi.
“Indicazioni che tutto sommato non ci stupiscono – spiega Giovanni Pavan, Presidente della CCIAA di Pordenone – ancora in linea con la crescita economica internazionale (previsione di crescita del commercio internazionale di beni e servizi +5,1% per il 2018 e 4,7% per il 2019) e quella italiana, la cui produzione industriale è in positivo da sette trimestri consecutivi. Segno anche che la crisi è oramai di fatto lontana e che, almeno in questa fase davvero dinamica, i mercati non risentono del clima di instabilità politica interno”.
Come in passato, anche in questa occasione Pavan ha ricordato che “l’indagine congiunturale trimestrale, a Pordenone, è in vigore dal 2005, un termometro di valutazione complessiva del sistema economico-produttivo offerto al territorio. Un accordo stipulato nel 2012 con Unioncamere consentiva un commento più ampio, cosa che dal 2016 non è più possibile garantire. Camera di Commercio di Pordenone – ha concluso – proseguirà comunque sin quando possibile ritenendo preziosa e non disperdibile quest’occasione di analisi, almeno localmente”.
Manifatturiero
Consuntivo: Continua la fase di crescita del settore manifatturiero; anche in questo trimestre le variazioni tendenziali (cioè rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente) dei principali indicatori si confermano positive. Nel dettaglio: la produzione aumenta del +3,1% (come nel trimestre precedente), il fatturato totale del +4,8% (era +4,5%), mentre registra una decisa ripresa il trend del fatturato estero con un +8,4% (dopo la brusca frenata del trimestre precedente, quando si era fermato al +1,2%).
Si mantengono in crescita anche gli ordini, ma a tassi molto più contenuti degli ultimi trimestri; in particolare gli ordini esteri aumentano del +1,8% (era il +7,5% nel precedente trimestre), e gli ordini interni registrano un modesto +0,6% (era +2,3%). Nell’ultimo triennio la variazione tendenziale dell’occupazione è sempre stata positiva: in questo trimestre si osserva un incremento pari al +2,0%.
Su buoni livelli il grado di utilizzo degli impianti che si attesta al 72,5%. Risulta sempre molto significativa la propensione all’export: la quota di export sul totale fatturato dalle imprese manifatturiere è infatti pari al 45,2% (supera il 69% nella meccanica, e arriva al 77% nella grande industria).
Previsioni: Per quanto riguarda le previsioni per il secondo trimestre del 2018 più della metà degli intervistati si attende una sostanziale stabilità dei principali indicatori. Da segnalare però che per produzione, fatturato e occupazione, la percentuale di imprenditori che si attende una crescita maggiore del +2% (ottimisti), supera di oltre 10 punti percentuali quella di chi prevede diminuzioni oltre il -2% (pessimisti).
Sottosettore legno-arredo: tutti positivi gli indicatori tendenziali del legno-arredo, per il quale rispetto ad un anno fa la produzione cresce del +6,6%, il fatturato del +3,9%, il fatturato estero del +8,1%, gli ordini esteri del +3,5%, quelli interni del +2,5% e l’occupazione del +2,6%.
Sottosettore metalmeccanica: dopo la frenata di fine anno appare in ripresa anche la performance della metalmeccanica, sottosettore in cui spicca la crescita del fatturato, in particolare quello estero pari a +9,8%, ma anche di quello complessivo che sale del +8,9% (entrambi calcolati a confronto con analogo periodo del 2017). La produzione cresce del +4,6%, gli ordini esteri del +1,4% e quelli interni del +3,2%. In ripresa l’occupazione a +1,7%, dopo la leggera flessione del precedente trimestre (-0,7%).
Commercio al dettaglio
Consuntivo: anche il 1° trimestre 2018 registra un aumento delle vendite (+1,2% la variazione tendenziale): questo indicatore è positivo da inizio 2015. L’occupazione aumenta al tasso del +0,7%. In aumento a tassi analoghi i prezzi di approvvigionamento e i prezzi di vendita (entrambi attorno al +2,0%).
Previsioni: Circa il 38% degli imprenditori intervistati si esprime nel senso di una stabilità delle vendite. Tra gli altri imprenditori si osserva però una prevalenza di pessimisti – coloro che prevedono cali oltre il ‑2% – sugli ottimisti – che si attendono un tasso di crescita superiore al +2% -; infatti i primi superano i secondi di circa 15 punti percentuali.
Costruzioni
Consuntivo: dopo anni di fortissima crisi, nel corso del 2017 si è registrato più di un segnale di risveglio del settore. L’avvio del 2018 conferma questa tendenza, infatti la produzione cresce del +1,0% e il fatturato del +2,3% rispetto ai valori del corrispondente periodo 2017. Non riparte ancora l’occupazione che rimane sostanzialmente stabile al -0,2%. Positivo, ma in contrazione rispetto agli ultimi trimestri, l’andamento delle commesse (+2,9%, mentre era pari a +5,7% nel IV trim. 2017).
Previsioni: per il secondo trimestre del 2018 gli intervistati si attendono una sostanziale stabilità di tutti gli indicatori presi in esame (produzione, fatturato, commesse), però con una prevalenza degli ottimisti (che rappresentano oltre il 30% degli intervistati) sui pessimisti (che non raggiungono il 14%).