Doppia mostra di Janez Bogataj al Museo d’Arte Moderna Carà di Muggia
Muggia (Ts) – Giovedi 16 marzo 2017, alle ore 18.00, nello spazio del Museo d’Arte Moderna Ugo Carà, via Roma 9 a Muggia e giovedi 23 marzo alle ore 18.00 nella Sala Negrisin di Piazza Marconi sempre a Muggia, si inaugura la doppia mostra di Janez Bogataj / Fotografi(j)e 1978 – 2014 con la presentazione critica di Evgen Bavčar, estetologo e fotografo, suo sodale degli anni parigini.
Dopo essere stato ispirato da Vlastja Simončič, grande interprete della fotografia slovena, Bogataj ha compiuto un brillante percorso di artista visivo indipendente. Partendo da un approccio tradizionale del genere, ma che lo vede già a soli 17 anni tra i più promettenti giovani fotografi, ben presto approda a nuovi modi di espressione attraverso le tendenze e i movimenti artistici più innovativi della Jugoslavia degli anni Settanta.
La mostra si articola in due spazi. Al museo Carà c’è l’antologica che copre oltre un trentennio di attività e ricerca molto personale, dai primi passi ai risultati maturi in bianco e nero documentati nel foto-libro Pastorala (2004) e a quelli più innovativi, con sperimentazioni di colore e digitale, degli ultimi anni. Fotografia di paesaggio e atmosfere liriche propiziate da rari intrecci e giochi di sole e nebbia ma anche visualità contemporanea. Dal 23 marzo alla sala Negrisin, presso il municipio muggesano, sarà visibile una selezione delle sue foto dai concerti. Una testimonianza e un punto di vista originale degli anni convulsi in Slovenia dopo la morte di Tito, che Bogataj ha potuto documentare come fotoreporter del settimanale Mladina, una delle voci più rappresentative dei rivolgimenti sociali e culturali che hanno portato poi la Slovenia all’Indipendenza nel 1991.
La mostra, proposta dall’Associazione Juliet, dall’Associazione degli Sloveni di Muggia Kiljan Ferluga e PhotoImago, è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia all’interno del programma PRACC che l’Amministrazione Comunale ha varato già nel 2007 assieme alle associazioni culturali Photo-Imago, Gruppo 78 e Juliet con l’intento di promuovere e valorizzare le nuove forme artistiche contemporanee, in una prospettiva nazionale e internazionale.
Il brindisi inaugurale della mostra, che si avvale dell’adesione della Casa dell’Arte di Trieste, è offerto dall’Azienda agricola Andrej Bole di Trieste – Piščanci. Il vignaiolo già presidente del consorzio Doc Carso è il primo produttore locale a far parte del nuovo “DOCG Prosecco”.
Giovedi 23 marzo nell’occasione dell’inaugurazione della mostra alla Sala Negrisin è prevista la doppia partecipazione della curatrice della mostra di “fotografie dai concerti” Nataša Strlič che ha curato anche la prima presentazione di queste foto al Museo di storia contemporanea della Slovenia di Lubiana “We haven’t seen or heard them in a long while” a fine 2016. E del musicista sloveno Marko Brecelj, uno dei musicisti immortalati da Bogataj il quale ha ceduto tutta la sua produzione del tempo al museo lubianese con sede nel parco di Tivoli, per valorizzarne con la funzione estetica anche quella di documentazione storiografica di un importante capitolo della storia recente slovena.
La mostra potrà essere visitata nelle 2 sedi fino al 9 aprile con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19; sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 12; lunedì chiuso.