Domiziana Avanzini presidente AVO Trieste nominata Cavaliere della Repubblica
Trieste – Tra i nuovi cavalieri, ufficiali e commendatori al Merito della Repubblica, 21 donne e 15 uomini, dal Friuli Venezia Giulia c’è Domiziana Avanzini, presidente della sezione triestina dall’Associazione volontari ospedalieri (AVO).
Avanzini ha ricevuto la nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa opera di assistenza e supporto ai malati nelle strutture ospedaliere”.
Il conferimento è avvenuto lo scorso 29 dicembre nella tradizionale cerimonia di fine anno, ultimo atto ufficiale del 2020 del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Romana di nascita ma triestina di adozione, Domiziana Avanzini, 48 anni, nel 2000, coinvolta da una amica, si avvicina all’AVO e nel marzo 2009 viene eletta presidente della rappresentanza dell’AVO di Trieste.
L’Associazione Volontari Ospedalieri Trieste ODV risulta essere una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario.
L’AVO nasce a Milano nel 1975, ad opera di un medico, il professore Erminio Longhini, primario pneumologo dell’Ospedale di Sesto San Giovanni; Longhini aveva percepito che, al di là delle cure medico-infermieristiche, mancava nell’ospedale la presenza di qualcuno che si curasse del malato nelle sue esigenze di persona umana: per colmare questo vuoto furono selezionati alcuni volontari.
L’esperimento ebbe successo e grazie alla disponibilità di altre persone nacque l’AVO, oggi diffusa in tutte le regioni del Paese con oltre 240 sedi riunite nella Federavo.
A Trieste, l’ AVO nasce il 28 maggio 1979 (la data di federazione è il 13/01/1982): attualmente la sezione cittadina vede impegnati circa ottanta volontari che operano in sette reparti – nello specifico presso l’Ospedale Maggiore (Dialisi, Geriatria) e di Cattinara (Clinica Ortopedica e Traumatologica, Medicina Clinica, Medicina Interna, Clinica Medica, Neurochirurgia) – dove prestano assistenza ai degenti, soprattutto nelle ore dei pasti. L’attività dei volontari – all’incirca 17mila ore di presenza all’anno – va al di là dell’assistenza medico–infermieristica: il dialogo, l’ascolto, il supporto morale, il calore di una presenza amica concorrono ad ottimizzare il processo di guarigione, al fine di “umanizzare l’ambiente ospedaliero”.
Il motto dell’Associazione è “Ascolto, Amicizia, Aiuto”.