Diventare atleta è l’unico modo per fare carriera nello sport?

Molti giovani, da bambini, seguivano il loro idolo sportivo, con l’intenzione di emularlo e diventare, un giorno, grandi campioni anche loro.

Vale per i bambini, mentre guardano le partite di calcio insieme ai papà, ma anche per le bimbe, che ammirano estasiate le acrobazie delle ginnaste artistiche o delle nuotatrici che fanno capriole sott’acqua.

Chi, d’altra parte, non ha sognato almeno una volta di salire sul podio delle olimpiadi e mordere la propria medaglia, sotto lo scroscio degli applausi.

Il fatto è che arrivare a diventare atleti numeri uno non è uno scherzo. Serve tanto sacrificio e allenamento e non sempre si ha la costanza e una passione così forte da farcela davvero. Spesso, con l’avanzare dell’età, si affievolisce, si preferisce seguire i propri atleti del cuore, sul divano di casa o direttamente negli stadi e palazzetti.

Ma davvero l’unico modo per fare carriera nello sport è quello di competere a livello agonistico?

A ben guardare, il mondo dello sport offre tante carriere interessanti per i più appassionati.

Certamente, quelle che danno maggiore soddisfazione e aprono anche più porte al futuro riguardano la carriera agonistica, ma dietro ogni campione che indossa la sua medaglia, c’è un team di professionisti che lavora per lui e la sua squadra.

La macchina professionale che agisce dietro una squadra di calcio o un team di atleti è davvero complessa e include tanti specialisti. Dai tecnici ai medici, dai nutrizionisti ai fisioterapisti, ma anche da esperti finanziari, amministrativi, manager.

Lo sport è anche commercio, specie se praticato a un certo livello. Intorno alla fame degli atleti e delle squadre più blasonate si muovono tanti interessi ed è necessario che vengano gestiti come vere e proprie aziende.

Per questa ragione esiste la figura professionale del team manager, colui che, di fatto, gestisce il lavoro della squadra a 360 gradi.

Si spazia dall’organizzazione degli allenamenti fino ai ritiri, dall’iscrizione ai campionati fino alla compravendita di atleti, dalla ricerca di sponsor fino a tutti gli aspetti più tecnici, le relazioni con i manager sportivi, il marketing e la promozione.

Si tratta di una figura professionale di spicco a cui guardano molti appassionati di sport, con la speranza di poter ricoprire questo ruolo, prima o poi.

Tanti pensano che si tratti di una posizione ad appannaggio solo dei grandi campioni, che al termine della carriera agonistica si lanciano nella gestione di squadre e in parte è vero.

Aver praticato uno sport fino ai più alti livelli, meglio se in squadra, offre senza dubbio un vantaggio notevole in termini di competenze e conoscenze delle dinamiche gestionali.

Ma un’altra strada percorribile consiste nella scelta di un percorso formativo altamente specializzante, come il Master in Sport Management di 24ORE Business School.

Percorsi appositamente progettati per fornire tutte le competenze tecniche e soft necessarie a svolgere la professione con successo, come il master di 24ORE Business School, rappresentano una valida alternativa alla carriera più esclusivamente sportiva.

D’altra parte, le competenze richieste riguardano più che altro gli aspetti organizzativi, gestionali e comunicativi, più che tecnici.

In questo senso, potersi confrontare con professionisti operanti nel settore, nel ruolo di docenti del master, può aiutare molto a capire come implementare le conoscenze concettuali nelle diverse realtà lavorative. In più la sistematizzazione delle conoscenze in un percorso caratterizzato da una metodologia didattica orientata alla pratica, project work, case study, study visit offre la reale opportunità di maturare esattamente quelle competenze utili al ruolo di team manager.

Problem solving, organizzazione, sana competizione, team work e gestione di progetti permette agli studenti di maturare le abilità necessarie per poter competere anche con atleti navigati.

Tante volte, infatti, le semplici conoscenze tecniche o l’aver fatto parte di un determinato ambiente non sono sufficienti, se non vengono consolidate e sviluppate le competenze manageriali essenziali per gestire al meglio la squadra.

Ecco, dunque, che un percorso formativo progettato su misura per questo ruolo può rivelarsi la scelta vincente, in alcuni casi, anche più dell’aver praticato sport agonistico per anni.

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