“Dive, Divne, Divine. Attrici che hanno varcato frontiere”: la mostra ospite al Cavò in collaborazione con il Trieste Film Festival
Trieste – Si è inaugurata, ieri giovedì 19 gennaio alle ore 18 al Cavò, la mostra “Dive, Divne, Divine. Attrici che hanno varcato frontiere”, promossa da Cizerouno, a cura di Massimiliano Schiozzi, realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’esposizione è un omaggio ad alcune attrici jugoslave che fecero fortuna in Italia ed è realizzata in collaborazione con il 34° Trieste Film Festival. Sylva, Femi, Beba… era il titolo del primo progetto che nel 2009 Cizerouno dedicò alle “dive YU” che fecero fortuna in Italia. Ora in Dive, Divne, Divine a Sylva Koscina, Femi Benussi e Beba Lončar si uniscono Špela Rozin, Olga Bisera, Maria Baxa e altre ancora.
In mostra immagini d’epoca, colte riviste cinematografiche, popolari fotoromanzi, giornaletti scandalistici o erotici, servizi sull’ultimo guardaroba o sulla storia d’amore più o meno lecita, per ripercorrere le vite e le carriere di queste dive. Sylva Koscina, nata a Zagabria e che in Italia lavorò tra gli altri con Sordi, Tognazzi e Manfredi e appena ventiduenne incantò gli italiani con le sue sinuosità nordiche.
Assieme a lei, molte altre furono le bellezze che varcarono la frontiera e animarono schermi, rotocalchi e l’immaginario maschile: dalla rovignese Femi Benussi, prorompente bellezza mediterranea che si aggiudicò il titolo di attrice più spogliata del cinema italiano in circa 80 pellicole, e fu voluta fortemente da Pasolini per Uccellacci e uccellini, fino alla bosniaca Olga Bisera, la Felicca di Agente 007- La spia che mi amava.
Si rivedrà l’attrice serba Beba Lončar che partecipò giovanissima al film Signore e signori di Pietro Germi, trovando poi la propria fortuna televisiva nel 1974 con lo sceneggiato Ho incontrato un’ombra visto da una media di oltre 19 milioni di spettatori. E Špela Rozin, che da Lubiana arrivò diciottenne a Roma per Via Veneto e ancora Maria Baxa che fece perdere la testa anche a Michelangelo Antonioni.
Info + 327 5526118 (WhatsApp); info@cizerouno.it www.cizerouno.it.
Cavò, via San Rocco 1, Cavana, Trieste dal 19 gennaio sino all’11 febbraio – da martedì a sabato 17 – 19.30.
Partner di progetto: Biblioteca Civica di Umago; Museo Etnografico dell’Istria, Pisino; Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia.