Dismissione della Wärtsilä: va avanti la trattativa. MSC presenta piano, cautela dei sindacati

Roma – È ripreso mercoledì 27 marzo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il confronto sulla definizione dell’Accordo di Programma per la dismissione dello stabilimento Wärtsilä di San Dorligo della Valle (Ts).

Presenti tutti i referenti dei soggetti coinvolti per la sua stesura: le Istituzioni locali, regionali, autorità portuale, Mimit, Ministero del Lavoro, Wärtsilä e MSC.

MSC ha confermato l’intenzione di sviluppare il progetto di reindustrializzazione nei termini illustrati la scorsa settimana nel tavolo di crisi convocato dal Mimit.

Il progetto prevede che a regime vi sia la produzione di 1.000 carri ferroviari e 3.000 carrelli, impiegando i 300 lavoratori dell’area produzione di Wärtsilä. Sarà poi sviluppata anche un’attività di manutenzione e di servizi, il compendio andrà quindi a occupare più di 300 addetti.

MSC ha però precisato che per poter partire con il progetto il 1° luglio 2024 ha bisogno di veder soddisfatte alcune condizioni in capo alla Regione, all’autorità portuale e ai Ministeri del Lavoro, della Finanza e del Made in Italy.

Gli ambiti degli interventi richiesti vanno dal sostegno a percorsi di riqualificazione professionale, alla concessione di ammortizzatori sociali per accompagnare gradualmente l’inserimento dei 300 lavoratori in un tempo che varia dai 24 mesi ai 36 mesi, dall’utilizzo della legislazione vigente per la riorganizzazione industriale per l’acquisto di macchinari e interventi strutturali negli stabilimenti, alla realizzazione dell’allacciamento con la rete ferroviaria e all’allargamento della zona franca.

La dirigenza di Wärtsilä ha confermato che rimarrà con la sua attività di service e ricerca sul sito di Bagnoli, che alcuni investimenti si stanno realizzando e le due attività potranno coesistere. Situazione confermata dalla stessa MSC.

Da parte sindacale le sigle Fim Fiom Uilm hanno confermato quanto detto la settimana scorsa nell’incontro al Mimit. Il progetto ha delle positive opportunità industriali, MSC dimostra di avere una visione strategica nell’investimento, Regione e Governo sostengono questa ipotesi.

Il piano industriale che Msc si è impegnato a presentare entro un mese, dovrà dare riscontro alle dichiarazioni fatte sulla salvaguardia dell’occupazione, sugli impegni industriali, sugli investimenti, sulle garanzie contrattuali, salariali e normative, in coerenza con quanto definito in sede governativa con l’accordo del 29 novembre 2022.

Nei prossimi incontri, convocati per dare prosieguo ai lavori dell’Accordo di Programma del 9 e 23 aprile, i sindacati verificheranno lo stato di avanzamento delle richieste di MSC al Governo, alla Regione Friuli Venezia Giulia e all’Autorità portuale triestina, insieme alla definizione dei tempi di realizzazione del progetto di reindustrializzazione.

Solleciteranno inoltre la multinazionale Wärtsilä a rafforzare i propri impegni, industriali, occupazionali e d’investimento attraverso l’implementazione del piano industriale già presentato.

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