Decreto Ristori Ter, 6,6 milioni di euro ai comuni del FVG per erogazione aiuti alimentari

Roma – Un fondo da 400 milioni, previsto nel Decreto Ristori Ter, finanzierà i Comuni italiani per l’erogazione degli aiuti alimentari e dei buoni spesa alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

“Per il Friuli Venezia Giulia si prevedono complessivamente 6.604.124 di Euro. Di questi, 1.719.451,28 andranno alla provincia di Pordenone, 741.190,32 a quella di Gorizia, 2.904.632,02 a quella di Udine e 1.238.851,10 a quella di Trieste”. Lo fanno sapere i deputati M5S Luca Sut e Sabrina De Carlo.

“Il rinnovo di questo intervento – sottolineano Sut e De Carlo – già previsto nell’Ordinanza della Protezione civile del 29 marzo scorso, segue il principio del non lasciare indietro nessuno”.

Il rapporto Censis: più mezzo milione di poveri dopo Covid-19

E infatti, secondo il Rapporto Censis 2020, pubblicato qualche giorno fa, in Italia sono 7 milioni e 600mila le famiglie che si sono trovate ad affrontare le enormi difficoltà sociali ed economiche provocate dalla crisi, mentre sono 5 milioni gli italiani che si trovano in uno stato di povertà assoluta e che ogni giorno hanno difficoltà a mettere il piatto a tavola.

Nel corso del 2020 le persone povere sono aumentate di oltre mezzo milione, nel giro di pochi mesi.

Lo studio rileva inoltre che 23,2 milioni di italiani hanno dovuto fronteggiare difficoltà economiche inedite, legate alla riduzione del reddito. Ciò ha costretto molti cittadini a prelevare ingenti somme di denaro dai propri risparmi.

Il 53% delle persone che versano in condizioni di basso reddito ha paura di restare priva di risorse, mentre il 42% vede il proprio lavoro a rischio. Sull’orlo del baratro si troverebbero inoltre 460mila piccole e medie imprese, che sono a un passo dalla chiusura.

Decreti ristori, 10 miliardi per le imprese

Il via libera dei giorni scorsi al provvedimento da parte del Consiglio dei ministri fa salire a circa 10 miliardi le risorse stanziate nei tre decreti Ristori per il sostegno ai lavoratori e alle imprese che combattono contro l’impatto economico di questa seconda ondata.

Il voucher connettività resterà attivo

Sempre secondo il Rapporto Censis, è ancora elevato il digital divide, ossia l’impossibilità da parte degli utenti di accedere alle risorse del web e alle piattaforme digitali: il 40% delle famiglie a basso reddito, infatti, non ha la possibilità di usufruire della rete.

E a questo proposito, la buona notizia è che il voucher connettività resterà a disposizione delle famiglie italiane con un Isee inferiore ai 20 mila Euro. Il Tar del Lazio ha infatti bocciato il ricorso degli esercenti che paventavano una concorrenza sleale per la misura introdotta dal Ministero dello Sviluppo a sostegno dei nuclei meno abbienti.

In Friuli Venezia Giulia per il voucher connettività sono ancora a disposizione 1.525.027 euro.

Il voucher connettività mette a disposizione un sostegno pari a un massimo di 500 euro per le famiglie e di 2 mila euro per le imprese. Beneficio di cui cittadini e attività economiche aventi diritto potranno continuare ad avvalersi. Tra didattica e distanza e lavoratori in smart working, il Piano del Mise prosegue, attraverso Infratel Italia che gestisce l’agevolazione.

Per i deputati M5S del Friuli Venezia Giulia Luca Sut e Sabrina De Carlo si tratta di “un aiuto importante per colmare il gap digitale in un Paese come il nostro, dove 5 milioni di persone non accedono ancora a una connessione ed è necessario promuovere sempre più la diffusione della banda ultralarga”.

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