Dal carbone all’idrogeno: Monfalcone verso la dismissione della centrale termoelettrica

Trieste – La Giunta regionale ha approvato un accordo con A2A Energiefuture per la sostenibilità ambientale del progetto di dismissione della centrale a carbone di Monfalcone verso un impianto di transizione energetica a ciclo combinato con idrogeno verde.

Il provvedimento contiene importanti risvolti per il risanamento ambientale e il rilancio del territorio ed è frutto della consultazione che ha coinvolto il Comune di Monfalcone, il quale ha formulato contributi e proposte rilevanti per la definizione del piano d’azione previsto e delle soluzioni orientate all’innovazione e alla sostenibilità.

Riqualificazione ambientale della sponda del Canale Valentinis

Per Monfalcone si apre una grande opportunità di riqualificazione e di crescita economica, con il superamento dopo 60 anni di funzionamento della centrale a carbone situata a ridosso dell’ambito urbano, sulla sponda orientale del Canale Valentinis, su circa 30 ettari di superficie.

Il Piano di interventi concordato da Regione FVG e A2A è in linea con le istanze della comunità locale sul risanamento complessivo e prevede il reimpiego a fini collettivi del sito dell’impianto a carbone, proiettando il territorio al livello più alto dello sviluppo tecnologico in materia di transizione energetica.

Monfalcone si inserisce quindi nella sfida dell’innovazione legata alla de-carbonizzazione e all’idrogeno green portata avanti dalla Regione con le realtà scientifiche del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta il futuro per i settori energetici, civile e dei trasporti, compreso quello marittimo, asse portante dell’industria locale.

Il Piano è stato eleborato a partire da una consultazione con il territorio e il Comune sul futuro delle aree dell’attuale centrale e recepisce le opportunità di valorizzazione urbana e incremento occupazionale di una parte preziosa della città, finora precluse a causa della presenza dell’impianto a carbone.

Il Piano d’interventi si basa, principalmente, su alcune azioni: l’immediata richiesta di chiusura dell’impianto a carbone e la realizzazione dei lavori di demolizione, smantellamento e bonifica necessari a liberare le strutture non più utilizzabili, con l’eliminazione del carbonile e dei relativi impianti, compreso il camino.

Investimento di 60 milioni di euro

Un’attività di risanamento e bonifica che prevede un investimento del valore di 60 milioni di euro, interamente sostenuto da A2A Energiefuture, e sarà realizzato per fasi programmate con conclusione entro 54 mesi.

La Regione, accogliendo le osservazioni derivanti dalla consultazione con il Comune, ha inoltre ottenuto dal confronto con A2A un importante piano di rigenerazione urbana per l’area bonificata da quasi 20 milioni di euro.

È prevista la realizzazione di una nuova stazione marittima a servizio dell’ormeggio (diporto e crocieristica) con strutture dedicate alla nautica da diporto, comprensive di una passeggiata ciclo-pedonale turistica lungo la banchina del canale Valentinis.

Sarà poi edificato un polo tecnologico per lo svolgimento di attività didattiche e formative con particolare attenzione ai percorsi dedicati alle tematiche inerenti l’economia del mare nonché a servizio delle start-up del settore e si procederà all’infrastrutturazione a servizio della futura struttura ricettiva, dei pubblici esercizi e della stazione marittima.

Passaggio alle energie rinnovabili

Le nuove strutture saranno infatti dotate di impianti fotovoltaici e alimentate con impianti geotermici. Inoltre, saranno assicurati interventi di rigenerazione ambientale mediante connessione ecologica degli ambiti naturalistici e paesaggistici con particolare riferimento alla realizzazione di aree verdi dedicate a parco pubblico.

L’impianto per la sicurezza energetica rappresenta una rilevante novità nel settore energetico e consentirà di avviare il processo di de-carbonizzazione con l’introduzione delle tecnologie per l’impiego dell’idrogeno green garantendo l’equilibrio, l’adeguatezza e la stabilità della Rete elettrica nazionale e non sarà orientato alla produzione costante ma alla flessibilità e alla copertura degli eventuali picchi, al fine di conseguire gli obiettivi nazionali di adeguatezza del sistema elettrico attraverso le fonti rinnovabili.

Idrogeno Green grazie all’Europa

La struttura contribuirà agli obiettivi del Green deal europeo: a tal proposito A2A ha siglato con Snam un protocollo d’intesa per la cooperazione tecnologica per lo sviluppo di progetti a idrogeno green nell’ambito della decarbonizzazione in Italia e della Hydrogen strategy europea.

Il nuovo impianto sarà predisposto per utilizzare idrogeno verde, ovvero proveniente da altre fonti rinnovabili.

L’impianto è allineato al progetto transnazionale “Valle idrogeno Nord Adriatico” presentato e sostenuto dall’alleanza tra Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia e valutato positivamente a livello tecnico dalla Commissione Ue nel contesto del bando Horizon Europe, che prevede lo sviluppo di progetti pilota per la produzione di oltre 5mila tonnellate all’anno di idrogeno da fonti rinnovabili.

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