Da lunedì 8 marzo il Friuli Venezia Giulia in zona arancione
Trieste – “Il Friuli Venezia Giulia da lunedì sarà zona arancione. L’anticipazione mi è stata fornita in via informale dal ministro della Salute Roberto Speranza”.
Lo ha riferito il governatore Massimiliano Fedriga.
“L’ingresso in zona arancione dall’8 marzo – ha aggiunto Fedriga – è riconducibile non tanto all’indice Rt quanto al repentino e vistoso aumento dei contagi nel nostro territorio regionale che ci colloca a rischio alto”.
Ancora sabato 6 marzo e domenica 7 marzo le sole aree delle ex province di Trieste e Pordenone permarranno gialle; da lunedì tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia sarà pertanto zona arancione, con didattica a distanza per le scuole medie, superiori e università.
Ricordiamo le regole per la zona arancione
Spostamenti
– coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
– vietato ogni spostamento in entrata e in uscita sia dalla Regione che tra province e comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
– vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune;
– il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti;
– sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui è consentita;
– è sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, se lo spostamento era dettato da esigenze improrogabili.
Attività commerciali, ristorazione, sport
– bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, 7 giorni su 7, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
– centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
– aperti i negozi al dettaglio fino alle 21;
-_musei e mostre chiusi;
– piscine, palestre, teatri, cinema chiusi. Restano aperti i centri sportivi;
– corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
– sospese tutte le competizioni sportive, salvo quelle riconosciute di interesse nazionale da Coni e Cip
– sospese anche le attività nei centri sportivi;
– consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.
Didattica e trasporti
– didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado;
– chiuse le università;
– capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%).