Crédit Agricole FriulAdria: approvato bilancio. La banca cresce del 23% nell’anno
Pordenone – L’Assemblea degli azionisti di Crédit Agricole FriulAdria (Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia), riunitasi venerdì 12 aprile al Teatro Verdi di Pordenone, ha approvato il progetto di bilancio 2018 presentato dalla presidentessa Chiara Mio e dal direttore generale Carlo Piana.
L’Assemblea, inoltre, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione e il nuovo Collegio sindacale per il triennio 2019-2021. A Chiara Mio è stata rinnovata la presidenza.
L’utile netto di periodo è di 61,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 23% rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente, e rappresenta un risultato storico per la banca.
Per effetto di tale brillante performance agli oltre 16 mila soci verrà corrisposto un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% nel confronto con il dividendo di 1,84 euro del 2017. Lo stacco del dividendo è previsto per il 24 aprile, mentre il pagamento avverrà dal 30 aprile.
“Ringrazio gli azionisti per la rinnovata fiducia e raccolgo con entusiasmo la sfida di accompagnare anche nel prossimo triennio i progetti di sviluppo di Crédit Agricole FriulAdria nel Nord Est italiano – ha dichiarato la neo rieletta presidentessa Chiara Mio – In questi anni abbiamo dimostrato l’efficacia del modello di banca territoriale con la solidità del gruppo internazionale di appartenenza. Anche nel prossimo mandato la nostra missione resta quella di essere una banca per il territorio, al servizio di una crescita economica sostenibile e con un forte orientamento a sostenere i progetti delle famiglie e delle aziende”.
“L’utile netto 2018, in aumento rispetto all’anno precedente, prosegue la traiettoria di crescita degli ultimi anni: dai 50,1 milioni del 2017 siamo passati a 61,4 milioni e con orgoglio possiamo dire di aver raggiunto uno dei risultati più significativi della nostra storia – ha dichiarato il direttore generale Carlo Piana – Ciò ha consentito di proporre la distribuzione di un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% rispetto al dividendo di 1,84 euro del 2017. In concreto, il monte dividendi pagato ai nostri azionisti passa da 44 a 54 milioni, con un tasso di distribuzione dell’utile dell’88%, tra i più alti del sistema”.
I dati economici e patrimoniali
Al 31 dicembre 2018 i crediti verso la clientela ammontano a 7.511 milioni di euro, in crescita del 5% su base annua. Oltre il 60% dei crediti è allocato in Veneto, regione dove la banca registra crescite significative soprattutto in province di recente insediamento come Verona.
La continua discesa del costo del credito rappresenta uno degli elementi fondamentali della positiva performance della banca: le rettifiche di valore nette si attestano infatti a 34 milioni, in calo del 26% rispetto al 2017, mentre il costo del rischio (rapporto tra le rettifiche e i crediti netti) scende a 45 punti base (rispetto ai 64 del 2017). Tutto questo avendo alzato in modo virtuoso le coperture dei crediti dubbi al 62,5%.
Nel 2018 la banca ha effettuato nuove erogazioni per circa 1,2 miliardi di euro. Oltre 5 mila i nuovi mutui erogati alle famiglie (+16%) per complessivi 553 milioni (di cui 379 milioni in Veneto e 174 in Friuli Venezia Giulia). Alle aziende del territorio sono stati erogati 564 milioni (di cui 363 in Veneto e 201 in Friuli Venezia Giulia). In crescita anche i prestiti personali passati dai 71,5 milioni del 2017 a 73,2 milioni (+2%).
Significativo l’incremento delle quote di mercato nel comparto agroalimentare dove la banca ha registrato una crescita degli impieghi dell’8% e ha conquistato circa 600 nuovi clienti. Le nuove erogazioni al comparto ammontano a 346 milioni nel 2018 (+4%), di cui 215 in Veneto e 131 in Friuli Venezia Giulia.
I ricavi (proventi operativi netti) sono pari a 324 milioni, in significativo aumento (+2,8%) rispetto allo scorso anno soprattutto per l’armonica crescita degli interessi (+3%) e delle commissioni (+2%).
Il risultato della gestione operativa è di 130 milioni (+3%), con gli oneri operativi a 194,5 milioni.
Le masse totali, date da raccolta (diretta e indiretta) e impieghi, al 31 dicembre 2018 crescono dell’1,2% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta sfiora gli 8 miliardi con un buon dinamismo dei conti correnti (+1%). La raccolta indiretta raggiunge quota 7,5 miliardi ed è in lieve incremento (+0,6%). Al netto dell’effetto di mercato sul prezzo dei titoli la raccolta indiretta incrementa di oltre il 4%.
Quasi 27 mila i nuovi clienti acquisiti nel 2018, di cui circa 6.500 (+18%) dai canali online e oltre 6 mila per effetto della partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio, si attesta a 635 milioni.
Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2018 sono: 174 filiali Retail, 14 Poli Affari, 5 Mercati Private, 7 Mercati d’Impresa, 1 Polo Large Corporate, 32 consulenti finanziari. L’organico aziendale risulta composto da 1.436 dipendenti.
Le nomine
Al termine delle operazioni di voto da parte dei soci presenti in assemblea sono risultati eletti 12 consiglieri di amministrazione della lista proposta dal socio di maggioranza Crédit Agricole Italia: Chiara Mio, Ariberto Fassati, Michel Bonnes, Michela Cattaruzza, Robert Conti, Mariacristina Gribaudi, Olivier Guilhamon, Giampiero Maioli, Jean-Guillaume Ménès, Marco Stevanato, Cristina Nonino, Fabrice Ferrero.
Per la lista espressione dei soci di minoranza è stato confermato in Consiglio di amministrazione il commercialista pordenonese Andrea Babuin.
La professoressa Chiara Mio, nominata presidentessa della Banca nell’ottobre del 2014 e poi confermata per il triennio 2016-2018, è stata riconfermata alla presidenza dell’Istituto anche per il triennio 2019-2021.
Per il Collegio sindacale sono risultati eletti 5 sindaci della lista del socio di maggioranza:
Enrico Zanetti (presidente), Primo Ceppellini, Andrea Martini, Francesca Pasqualin (sindaci effettivi) e Ilario Modolo (sindaco supplente).
Per la lista di minoranza sono stati confermati il commercialista udinese Antonio Simeoni (sindaco effettivo) e la commercialista pordenonese Micaela Testa (sindaco supplente).
Soddisfazione per la conferma al vertice dell’Istituto è stata espressa dopo la proclamazione degli eletti da parte della presidentessa Chiara Mio.