Crédit Agricole entra nel capitale della Finapp, creatrice di una sonda che rileva l’umidità
Pordenone – Conoscere l’umidità del terreno, misurare l’acqua contenuta nella neve e quella contenuta nella biomassa come alberi o frutta, rilevare le perdite degli acquedotti: queste le principali applicazioni di una speciale sonda ideata da Finapp, startup residente nel Village by CA Triveneto, un particolare incubatore di imprese a firma Crédit Agricole insediato a Padova.
Un’idea imprenditoriale strategica in un periodo di siccità e cambiamenti climatici.
Crédit Agricole Italia, insieme a Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico sulla Sostenibilità ambientale nato su iniziativa di CDP Venture Capital Sgr, e Progress Tech Transfer Fund, fondo promosso da MITO Technology e finalizzato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità, ha sottoscritto l’aumento di capitale del valore complessivo di 1,2 milioni di euro dell’azienda padovana Finapp.
Nata nel 2018 come spin off dell’Università di Padova, Finapp è attiva nella produzione di sonde che permettono di rilevare la quantità d’acqua nel terreno su vasta scala.
L’operazione di equity, conclusasi nei giorni scorsi, è stata favorita dall’inserimento di Finapp nell’ecosistema internazionale di open innovation promosso da Crédit Agricole in partnership con Assindustria Venetocentro, Fondazione Unismart dell’Università di Padova e Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District.
La nuova sede di Le Village by CA Triveneto, terzo acceleratore di startup avviato in Italia da Crédit Agricole dopo quelli di Milano e Parma, verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 29 settembre e la sua attività sarà incentrata su sei Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“Finapp è un piccolo gioiello dell’agritech italiano nel quale abbiamo riconosciuto grandi potenzialità di crescita – ha dichiarato Carlo Piana, presidente di Le Village by CA Triveneto e direttore generale di Crédit Agricole FriulAdria –. Partecipare al capitale di questa startup significa per noi contribuire allo sviluppo di soluzioni al problema dell’acqua che possono tornare utili alle municipalizzate, alle aziende agricole e ai produttori di energia elettrica. L’inserimento nel Village Triveneto è stato un valore aggiunto che ha accresciuto l’attrattività dell’azienda verso gli investitori”.
«L’importante siccità che stiamo vivendo e i cambiamenti climatici a livello mondiale – spiega il fondatore e amministratore delegato Luca Stevanato – ci pongono degli obiettivi importanti per il futuro, è ora di agire subito per mitigare il più possibile quello che sta accadendo. Finapp, in questo contesto, grazie all’innovativo sensore per la misura dell’acqua tramite raggi cosmici, può dare un grande contributo. Lo può dare sia in termini di risparmio idrico, come nel caso dell’agricoltura o nella ricerca di perdite idriche lungo gli acquedotti, sia nel monitoraggio climatico e/o previsioni di eventi estremi, anch’essi purtroppo in forte crescita a causa dei cambiamenti climatici. Nei prossimi mesi ci concentreremo sull’avvio della produzione in serie e sull’ampliamento dell’organico per scalare il business in tutto il mondo».
“Il percorso di crescita di Finapp è tutto interno alla nostra università, ad iniziare dal brevetto che ha dato vita all’iniziativa, alla vittoria della competizione Startcup Veneto fino alla costituzione dello spin off e al percorso di accelerazione in “Le Village by CA Triveneto”, di cui l’università di Padova è socio fondatore – ha dichiarato il professor Fabrizio Dughiero dell’Università di Padova – Far crescere lo spirito imprenditoriale è una delle missioni fondamentali del trasferimento tecnologico e delle nostre iniziative sull’innovazione”.
Chi è Finapp
Fondata nel 2018 dall’imprenditore padovano Luca Stevanato con Angelo Amicarelli e altri due ricercatori, Marcello Lunardon e Sandra Moretto, Finapp rappresenta un esempio virtuoso di sviluppo imprenditoriale reso possibile dalle sinergie attivate sul territorio dai partner del progetto Le Village by CA Triveneto.
L’azienda ha sviluppato un sensore innovativo per misurare il contenuto idrico del suolo, basato sulla misura dei neutroni ambientali prodotti dai raggi cosmici (Cosmic-Ray Neutron Sensing).
In particolare, l’idea sfrutta i neutroni ambientali, sottoprodotti dei raggi cosmici, che investono il nostro pianeta 24 ore su 24. I processi di interazione dei neutroni sono descritti da modelli matematici che permettono di risalire alla quantità media di acqua presente attorno alla sonda, non solo nel suolo ma anche fuori suolo sottoforma di neve o di biomassa.
Grazie a nuove metodologie e materiali, Finapp è riuscita a innovare la misurazione dei neutroni ambientali. E in questo momento di siccità, questo dispositivo è in grado di dare una grossa mano all’agricoltura e poter irrigare al meglio.
Finapp srl è intenzionata a mantenere tutta la struttura aziendale in Italia, compresa la produzione tecnologica, il trend di crescita prevede nell’arco di alcuni mesi di attivare la nuova sede produttiva a Montegrotto Terme (Padova) e di incrementare il personale.
Nuovi uffici dove si trasferiranno gli attuali dipendenti, che diverranno otto per la fine del 2022 con l’obiettivo di raddoppiarli entro la fine del 2023 e avere una capacità produttiva più ampia (450 metri quadri), passando dalla possibilità di creare 30 sonde annue a oltre 200 per poter guardare, oltre al mercato italiano, anche a quelli internazionali.
Dopo l’ingresso nell’estate 2020 di Progress Tech Transfer (il fondo lanciato da MITO Technology e finalizzato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità) con un investimento di 200 mila euro, grazie a questo ulteriore round potrà proseguire nel progetto di espansione.
Saperne di più: https://www.finapptech.com/