Corriere Imprese dedica un servizio speciale a Trieste su porto, scienza e turismo
Trieste – Corriere Imprese, il mensile di Corriere della Sera – Veneto che tratta tematiche relative ai sistemi economici, con una forte attenzione al territorio e uno sguardo all’export, nel numero del 9 aprile dedica un focus molto lusinghiero alla città di Trieste.
Un approfondimento sul capoluogo giuliano che ha l’intento di valorizzarne le eccellenze nell’ambito produttivo, organizzativo, infrastrutturale e turistico.
Tre gli argomenti principali dello speciale: il primo riguarda il porto di Trieste e il suo sistema. La più grande infrastruttura della città di Trieste si trova oggi in un particolare momento di passaggio tra tradizione e rinnovamento. Lo speciale descrive il tema della riqualificazione del porto vecchio, intesa come opportunità di investimento e di rinnovamento urbanistico, e le sfide che attendono l’hub moderno del porto stesso.
La seconda tematica è la ricerca, in quanto Trieste è un luogo centrale per imprese e istituzioni che guardano al futuro. Corriere Imprese ne racconta i progetti innovativi e le nuove frontiere che nasceranno dall’incontro tra ricerca e aziende.
Il terzo tema è il turismo. Trieste vede un recente rinascimento turistico spinto dalle grandi manifestazioni tradizionali (ad esempio la Barcolana) e da altre iniziative più recenti promosse sul territorio. A questo si accompagna un rinnovamento delle strutture con investimenti nel settore alberghiero.
“L’ex bella addormentata sul confine orientale – scrive “Corriere Imprese” – che nei decenni scorsi sembrava destinata a un declino inarrestabile, di pari passo con la diminuzione e l’invecchiamento della sua popolazione (l’indice di anzianità è tuttora il più alto in Italia), sta conoscendo un autentico quanto improvviso rinascimento”.
“Se nei miei precedenti due mandati – ha dichiarato al mensile il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza – uscivo a inaugurare qualche cantiere e incontravo i cittadini, ora passo il tempo tappato nel mio ufficio a ricevere delegazioni di investitori che vogliono avviare qualche nuova attività a Trieste”.
“Il primo piano dedicato a Trieste – spiega lo speciale – mette a fuoco le ragioni che stanno alla base del rinascimento giuliano: un porto sempre più centrale e nevralgico per l’economia cittadina e regionale, che è diventato il primo terminal petrolifero del Mediterraneo e primo in Italia per generazione di traffico ferroviario e per tonnellaggio di merci movimentate; l’avvio di una radicale trasformazione urbanistica del Porto Vecchio, una città nella città che ha conosciuto decenni di semi abbandono; la presenza di un “distretto della scienza” talmente vasto e capillare che ogni 11 abitanti della città ce n’è uno che lavora nell’ambito della ricerca; infine, ma non ultima, un’accresciuta attrattività turistica che ha prodotto un autentico boom di nuovi alberghi, bed & breakfast e strutture ricettive varie”.
“Una riscossa triestina – conclude il Corriere – che, nell’ottica del superamento di antichi muri e malcelate diffidenze, può e deve fare bene anche a tutto il Friuli”.