Coronavirus, i contagi continuano a salire. Il governo studia nuove misure

Trieste – Sabato 10 ottobre in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 126 nuovi contagi da coronavirus, con un aumento di oltre il 10% rispetto alla giornata precedente. Sono stati effettuati 4269 tamponi.

La Regione è quinta in classifica per percentuale di aumento dei casi. Di questo passo il numero di positivi potrebbe raddoppiare in meno di una settimana.

In Italia nelle ultime 24 ore i positivi sono aumentati di 5.724 (venerdì erano stati 5,372), con 29 morti (venerdì 28). È quanto emerge dai dati del Ministero della Salute. I tamponi sono stati 133.084, nuovo record (venerdì 129.471).

Una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico, alla quale dovrebbe partecipare anche il ministro della Salute Roberto Speranza, è stata convocata per domenica 11 ottobre. Sul tavolo degli esperti, secondo quanto si apprende, ci sarebbe l’impennata dei contagi dell’ultima settimana e la capacità del sistema di testare i casi.

“Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile. Bisogna mantenere con forza tutte le misure di sicurezza con determinazione, per poter continuare ad avere ancora numeri meno alti di quelli che si registrano in altri paesi europei”, ha detto Speranza, in un intervento video ai lavori conclusivi dell’incontro su ‘La sanità post Covid-19’ al teatro Bellini di Catania.

“Chi sostiene che le misure di prevenzione siano soltanto lacci e lacciuoli dice una enorme sciocchezza. Soltanto un Paese sicuro può correre più veloce e ripartire con più energia e determinazione”, ha aggiunto il ministro della Salute.

“La parola chiave è prossimità, con una sistema sanitario che si avvicina ai problemi reali delle persone. Una rete dal basso. Dobbiamo farlo tutti insieme. Dobbiamo costruire un grande Patto Paese – ha aggiunto Speranza – perché il futuro del nostro Paese passa per il suo sistema sanitario nazionale”

“La lezione del Coronavirus ci dice che il sistema sanitario nazionale è la cosa più importante che abbiamo. Dobbiamo ricominciare ad investire. Per troppi anni la spesa sanitaria è stata penalizzata. Oggi il virus ci consente di cambiare marcia”, ha continuato Speranza. “Siamo soltanto all’inizio – ha aggiunto – e dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo per mettere benzina nel sistema sanitario nazionale”.

“Le misure contano ma quello che è veramente decisivo sono e restano i comportamenti delle persone – ha rilevato ancora Speranza -. Io penso che la scienza in un tempo congruo ci darà risposte incoraggianti. Io sono ottimista non sono pessimista, la battaglia l’umanità la vincerà. Presto non significa però domani mattina e neanche tra pochissime settimane ma con tutta probabilità nella prima parte del 2021. Quindi abbiamo una fase di resistenza e di convivenza dove purtroppo non abbiamo ancora il vaccino, non abbiamo ancora cure risolutive e quindi in questi mesi non mi stancherò mai di rire che i comportamenti delle persone sono la vera chiave essenziale: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani sono le armi che abbiamo”.

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