Coronavirus: al via in anticipo la campagna antinfluenzale nel Friuli Venezia Giulia

Trieste – Inizia in anticipo la campagna antinfluenzale 2020-2021. Dal 1 ottobre al 31 gennaio sarà possibile vaccinarsi presso il proprio medico curante.

Nei prossimi mesi non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, pertanto, si rende necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e Influenza.

Tutti, a partire dall’età di sei mesi, possono vaccinarsi, tranne le pochissime situazioni in cui il vaccino è controindicato. Si abbassa inoltre da 65 ai 60 anni l’età oltre la quale la vaccinazione è particolarmente indicata.

L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l’attuazione delle misure di controllo e la gestione dei casi e delle complicanze della malattia ed è tra le poche malattie infettive che, di fatto, ogni uomo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza, indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive.

Poiché i virus dell’influenza cambiano spesso, la vaccinazione va ripetuta ogni anno. In inverno, però, circolano anche altri virus che provocano febbre e raffreddore, spesso scambiati per influenza. Contro questi virus il vaccino non è efficace, perché protegge solo da quelli influenzali.

Ci si può vaccinare presso il proprio Medico di famiglia, con prenotazione presso CUP, farmacie abilitate e Call Center Unico Regionale 0434.223522 per i medici che hanno aderito a questa modalità di prenotazione, altrimenti rivolgendosi direttamente al medico.

Hanno diritto alla vaccinazione gratuita, da parte del proprio Medico di famiglia tutti coloro che appartengono alle categorie a rischio:

1.         Soggetti di età pari o superiore a 60 anni
2.         Bambini tra i 6 mesi e i 6 anni
3.         Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
4.         Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
5.         Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
6.         Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
7.         Medici e personale sanitario di assistenza
8.         Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
9.         Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
10.       Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
11.       Donatori di sangue

I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. È importante sapere che, particolarmente nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi con sintomatologie simili a quelle dell’influenza possono essere provocate da molteplici altri agenti batterici e virali, nei cui confronti il vaccino antinfluenzale non ha nessuna efficacia protettiva.

Gli effetti indesiderati provocati dalla vaccinazione sono rari e comunque lievi: gonfiore-arrossamento nella sede dell’iniezione, malessere generale, febbricola e lievi dolori muscolari. In genere si risolvono tutti spontaneamente. Come ogni farmaco, anche il vaccino antinfluenzale può causare reazioni allergiche, comunque rare. Per questo, la vaccinazione deve essere effettuata da personale sanitario esperto.

La campagna vaccinale dell’anno 2019-2020 ha registrato in Friuli Venezia Giulia una percentuale di copertura che mostra una continuità del trend in salita rispetto agli anni precedenti, raggiungendo per le coorti sopra i 65 anni circa il 60% di copertura, mentre la copertura media tra delle persone con età 18-64 anni e almeno 1 patologia cronica è stata del 20%, con una notevole variabilità (14-29%) in funzione della specifica patologia.

L’obiettivo ottimale nei gruppi target (fra cui le persone che hanno compiuto 60 anni), è del 95%, il minimo auspicabile 75%.

Vaccinarsi serve non solo per se stessi, ma anche per gli altri.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi