Coronavirus, 80 nuovi casi in FVG rispetto ai + 114 di giovedì 2 aprile
FVG – L’aggiornamento sugli sviluppi dell’epidemia di coronavirus, diramato come sempre dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova, segnala che il 3 aprile sono 1.879 i casi accertati positivi al coronavirus in Regione.
L’incremento tra giovedì 2 aprile e venerdì 3 è di 80 persone contagiate, un dato più confortante rispetto all’aumento di giovedì, che era di 114 nuovi casi.
I guariti in totale sono 195, mentre i guariti clinicamente (senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 224.
Sette i decessi in più rispetto all’ultima comunicazione, che portano a 136 il numero complessivo di morti da Covid-19. È Trieste la provincia con più decessi con 70 persone morte. Segue Udine con 43, Pordenone con 18, Gorizia con 2.
Il dato più alto di casi positivi è quello registrato nell’area di Udine con un totale di 681 persone contagiate. L’aumento di casi a Udine fra giovedì 2 e venerdì 4 aprile è stato di +40, ieri era stato di +65
Seguono Trieste con 629 casi totali ed un incremento di casi pari a 31, in aumento rispetto ai 23 precedenti; Pordenone con 452 casi totali ed un aumento di contagiati pari a 11, contro i precedenti 22. Infine Gorizia, dove i contagi totali sono 111 mentre l’incremento giornaliero è stato di un solo caso, mentre ieri era stato di 4.
Ai casi complessivi della regione si aggiungono 6 non residenti in Fvg.
Sono 61 i pazienti colpiti dal virus che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti risultano essere 201. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.062.
Sull’aumento di contagi nella provincia di Udine pesa la situazione delle case di riposo. Nel solo comune di Paluzza le persone contagiate sono 62, quasi tutte ospiti di una struttura.
“Per quel che riguarda la Casa di riposo di Paluzza – ha spiegato il vicegovernatore del FVG Riccardo Riccardi – stamani i responsabili dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) si sono recati nella struttura per prendere in carico la situazione. Il protocollo che adottiamo è quello di non creare dei ‘lazzaretti’, quindi mettiamo in atto la divisione interna dei percorsi per garantire sicurezza agli ospiti che non sono stati contagiati. Ma in primo luogo – ha aggiunto – diamo tutta l’assistenza sanitaria necessaria, e che la Casa di riposo di non può fornire, per curare al meglio le persone infettate”.