Cordoglio nella Chiesa regionale per la morte di monsignor Brollo arcivescovo emerito di Udine
Udine – Monsignor Pietro Brollo, Arcivescovo emerito di Udine, è morto nella notte del 4 dicembre all’età di 86 anni. A dare la notizia è stato il nipote Francesco, sindaco di Tolmezzo.
Nato a Tolmezzo il 1 dicembre 1933, monsignor Brollo fu ordinato sacerdote il 17 marzo 1957 dall’allora arcivescovo di Udine Giuseppe Zaffonato dopo aver completato gli studi classici e conseguito la laurea in teologia presso la Pontificia Università Lateranense.
Pietro Brollo fu rettore del seminario arcivescovile di Udine, arciprete di Ampezzo e Gemona del Friuli.
Nominato dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II Vescovo Titolare di Zuglio Carnico e Ausiliare dell’Arcivescovo di Udine il 12 ottobre 1985, fu ordinato Vescovo il 4 gennaio 1986 nel Duomo di Gemona, per la prima volta riaperto al culto dopo la ricostruzione post terremoto.
Oltre al compito di Vescovo Ausiliare, svolse anche quello di Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Udine.
Nel 1986 Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre e nel 2001 Arcivescovo della Arcidiocesi di Udine.
Il 29 giugno 2001, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, durante una solenne concelebrazione eucaristica nella piazza antistante la Basilica Vaticana, papa Giovanni Paolo II gli conferì il Pallio degli Arcivescovi Metropoliti.
Mons. Brollo aveva ricoperto l’incarico arcivescovile a Udine fino al 2009, quando, per raggiunti limiti di età, venne nominato Arcivescovo Emerito. Alla guida della Diocesi gli successe mons. Mazzocato.
Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin nella seduta del 5 dicembre ha invitato i consiglieri a rispettare un minuto di silenzio per la morte di monsignor Pietro Brollo, comunicata all’Assemblea dalla consigliera Mariagrazia Santoro che lo ha definito un personaggio simbolo per il Friuli Venezia Giulia,
“La scomparsa di monsignor Brollo – ha detto la consigliera – segna una grande perdita per tutta la comunità friulana e regionale: se n’è andato un grande uomo e un sacerdote sempre vicino alla gente, sempre vicino agli ultimi e che ha dimostrato un grande amore per la sua terra, per la sua montagna e testimone dell’accoglienza del nostro Friuli”.
Santoro ha ricordato l’impegno del prelato durante il terremoto del 1976: “Brollo dedicò la sua vita agli altri – prosegue Santoro -, ebbe sempre a cuore i più deboli. Negli anni del terremoto, come sacerdote di Gemona, diede il suo apporto morale e spirituale alle tante persone in difficoltà. Quell’amore per la montagna lo accompagnò per tutta la vita, quando fu vescovo di Belluno e Feltre, poi a Udine come arcivescovo e infine come arcivescovo emerito”.
Secondo Santoro, “resterà indelebile il suo messaggio di come la nostra terra sia storicamente capace di accogliere e rispettare le diversità, quando ricordò come ‘Aquileia è stata un modello di accoglienza capace di riunire in un’unica famiglia le comunità latine, tedesche, slave e le altre etnie arrivate con le invasioni barbariche'”.
Tutti i Gruppi presenti in Consiglio regionale si sono uniti nel cordoglio per la perdita di monsignor Brollo, “figura profondamente legata alla tradizione identitaria di un Friuli – ha detto Zanin – che dovremo riscoprire, raccogliendo la sua testimonianza”.