Continua la protesta davanti alle procure in FVG

Udine, 25 Maggio – Continua ad oltranza la protesta civica iniziata domenica 23 maggio, con presidii di fronte alle procure di tutti i Comuni della regione.

Sono decine le persone che presidiano, indefessamente e sotto le intemperie ormai da giorni, dalla mattina alla sera, le procure della propria città con presenze significative soprattutto a Udine, Trieste e Gorizia.

L’iniziativa era nata sul web, in aprile, su proposta di Francesco Carbone, presidente dell’associazione Governo del Popolo, e di sua moglie l’avvocato Virginia Cerullo. L’obiettivo è pretendere l’applicazione della legge e la punizione dei rei, rei di abusi costanti da “mod. 45” (archiviazione per infondatezza del reato, nda)  da parte di tanti magistrati per sabotare denunce contro sistemi criminali (Cosche, Logge, Ordini), pedofilia, violenza di genere quasi sempre sfociata in femminicidi, affidi illeciti, limitazioni delle libertà personali e dei Diritti Costituzionali.

Dal noto caso Palamara in poi, Magistratura e Giustizia stanno registrando, molto probabilmente, il livello più basso di credibilità e di trasparenza dai tempi della Prima Repubblica. E così, in un solo mese l’iniziativa dei coniugi Carbone, col tam tam su Telegram (il social messenger che ha rubato milioni di utenti a Whatsapp dopo l’aggiornamento delle politiche aziendali sulla privacy) è riuscita a creare dei canali per ogni regione italiana, con centinaia di attivisti per chiedere Legalità e Giustizia.

https://t.me/associazionegovernodelpopoloaps

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