Consiglio di Stato: sì a obbligo di vaccinazione per l’accesso ai nidi e alle scuole d’infanzia

Trieste – La III sezione del Consiglio di Stato è intervenuta il 21 aprile scorso sulla richiesta di sospensione cautelare della sentenza del Tar Friuli Venezia Giulia 16 gennaio 2017, n. 20

Con tale sentenza era stato respinto il ricorso proposto per l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Trieste n 72 del 28 novembre 2016, che aveva introdotto l’obbligo di vaccinazione quale requisito di accesso ai servizi educativi comunali per l’età da 0 a 6 anni.

La Sezione, nel respingere l’istanza cautelare, ha affermato che la tutela della salute pubblica, e in particolare della comunità dei bambini in età prescolare, assume un valore dirimente. Esso prevale sulle prerogative sottese alla responsabilità genitoriale.

“La prescrizione di vaccinazioni obbligatorie per l’accesso ai servizi educativi comunali – si legge nella sentenza – oltre ad essere coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto (minore copertura vaccinale in Europa e aumento dell’esposizione al contatto con soggetti provenienti da Paesi in cui anche malattie debellate in Europa sono ancora presenti), non si ponga in conflitto con i principi di precauzione e proporzionalità”.

Il dibattito sui vaccini si è sviluppato negli ultimi anni a partire da possibili danni provocati da tali farmaci. La sentenza al riguardo afferma che “In particolare, con riguardo al principio di precauzione, su cui gli appellanti insistono (ritenendo dimostrata la probabilità che la vaccinazione sia dannosa per la salute umana), esso opera nei casi in cui l’osservazione scientifica ha rilevato (o ipotizzato sulla base di analogie con altre leggi scientifiche) una successione costante di accadimenti e ne ha formulato una descrizione provvisoria, ma non si dispone di prove per confermare l’ipotesi o per escluderla.

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