Consiglio regionale, contributo straordinario ai familiari degli agenti uccisi a Trieste. Proposto un fondo dedicato

Trieste – Lo scorso 21 ottobre il Consiglio regionale ha esaminato in Commissione il disegno di legge n. 69, presentato dalla Giunta, che assegna un contributo straordinario ai familiari degli agenti di Polizia uccisi a Trieste lo scorso 4 ottobre.

“Siamo vicini e sosteniamo le famiglie degli agenti della Polizia di Stato caduti in servizio a Trieste: ricordiamo con cordoglio i due giovani servitori dello Stato Matteo Demenego e Pierluigi Rotta”. Così si è espresso il consigliere regionale Franco Mattiussi (Fi) nel presentare la proposta.

“Sono favorevole – ha aggiunto il consigliere forzista – al comune sentire emerso in Commissione: è evidente la necessità di istituire un apposito Fondo di solidarietà per le vittime del dovere, istituendo anche la ‘giornata degli eroi’, così come proposto dal Gruppo consiliare di Forza Italia attraverso la proposta di legge regionale n. 38 per la ‘Commemorazione dei Servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere’”

Istituire un Fondo di solidarietà destinato alle “vittime del dovere”, cioè agli operatori di polizia e altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subìto un’invalidità permanente in attività di servizio, o nell’espletamento delle loro funzioni è anche il contenuto di una proposta del M5S in merito al disegno di legge sul contributo straordinario.

“Condividiamo lo spirito di solidarietà nei confronti delle famiglie dei due agenti – spiegano i consiglieri regionali Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai – tanto che il nostro voto in Commissione è stato positivo. Nel contempo chiediamo che un intervento di questo tipo non si fermi a un singolo tragico episodio ma diventi qualcosa di strutturale attraverso l’istituzione di un Fondo. Avevamo pronto un apposito emendamento che poi non abbiamo presentato, confidando nell’impegno da parte di tutte le forze politiche di arrivare in un secondo momento a uno strumento generale. Con l’auspicio, naturalmente, che non ci siano altri eventi così drammatici da renderlo necessario”.

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