“Corpi sfregiati, anime violate”: le conseguenze della prima guerra mondiale in campo medico
Udine – “Corpi sfregiati, anime violate: le ferite della prima guerra mondiale e l’esperienza dell’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro” è il titolo del convegno di due giorni che si svolgerà i prossimi venerdì e sabato 12 e 13 maggio all’Università di Udine.
Si tratta di un importante approfondimento storiografico e medico per analizzare le complesse dinamiche della prima guerra mondiale attraverso i segni evidenti lasciati da quella che è stata definita come la «catastrofe della modernità».
Nel programma della due giorni si alterneranno studiosi dei principali atenei italiani, medici e professionisti che daranno nuova importante collocazione al ruolo che ebbe l’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro, quale scuola di medicina all’avanguardia a ridosso del fronte, capace di formare, in un’autentica corsa contro il tempo, una nuova classe di medici che ebbe il fondamentale compito di tamponare le continue emergenze sanitarie causate dal primo conflitto, che fu insieme tecnologico, di logoramento e di massa.
Durante il convegno l’attenzione si focalizzerà proprio sulle ferite, sulle lacerazioni, sulle malattie e sui traumi provocati dalla prima guerra mondiale.
Un conflitto che, con efficiente serialità industriale, ha ferito, sfregiato e sfigurato un numero fino allora inimmaginabile di corpi e di anime.
In quel complesso scenario contraddistinto da una continua emergenza, furono attuate anche nuove declinazioni e pratiche scientifiche, che interessarono diagnosi e cura, conferendo al ruolo dei medici militari, degli ausiliari sanitari di supporto e delle strutture ospedaliere da campo, una centralità e un’importanza anch’esse del tutto nuove.
Nella Scuola Medica di San Giorgio furono utilizzate e perfezionate le competenze incomplete e in divenire dei giovani studenti-soldato iscritti al 5° e al 6° anno di Medicina che, provenienti da tutte le Università del Regno, si trovavano mobilitati lungo tutta la linea del fronte.
Per una breve e drammatica stagione, tra il 1916 e il 1917, il campus universitario, organizzato in modo avveniristico, ospitò ben 1.177 studenti.
Ma veniamo al programma vero e proprio: dalle 14.15 di venerdì 12 maggio, dopo i saluti e l’introduzione di rito, gli interventi di Andrea Zannini (Università di Udine) con “Le Università italiane nella Grande Guerra” e di Massimo Saviano (Università di Modena) con “Il sogno di un’Università in zona di guerra: Giuseppe Tusini e la Scuola Medica da Campo di San Giorgio di Nogaro”.
Dopo la pausa, ecco “La psichiatria e l’Università Castrense: la figura di Angelo Alberti”, con Dario De Santis (Università degli Studi Milano-Bicocca), “Il trauma psichico e la guerra”, con Matteo Balestrieri (Università di Udine) e “Il sito Web dell’Università Castrense: la costruzione di un’architettura informativa”, con Davide Lorigliola (Editore grafico).
Sabato 13 maggio a partire dalle 9.30 “Il corpo e la guerra: violazioni fisiche e traumi sensoriali del soldato italiano”, con Barbara Bracco (Università Milano-Bicocca) e “La sanità nella Grande Guerra”, con Antonio Maria Miotti (Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine).
A seguire “Studiare medicina ai tempi della Grande Guerra: l’esperienza dell’Università Castrense di Padova” con Maurizio Rippa Bonati (Università di Padova).
Dopo la pausa, “Il vero volto della guerra: la fabbrica del mostruoso”, con Rocco Ronchi (Università dell’Aquila), “L’archivio corporeo della guerra. Oh! Uomo (2004), Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi”, con Cosetta Saba (Università di Udine), “Ciechi e minorati della vista della Grande Guerra”, con Martina Salvante (Università di Warwick – Regno Unito) e, prima della chiusura lavori, “Il volto cieco. La narrazione del trauma nel romanzo di Giani Stuparich”, Silvia Contarini (Università di Udine).
Fino all’11 maggio al Castello di Udine, Sala della Confraternita, è inoltre visitabile “Una Storia nella Grande Guerra: la Scuola Medica da Campo Università Castrense di San Giorgio di Nogaro”, mostra fotografica documentaria a cura della Biblioteca Comunale Villa Dora di San Giorgio di Nogaro.
L’evento è organizzato da Biblioteca di Villa Dora Comune di San Giorgio di Nogaro, in collaborazione con Università degli Studi di Udine, Archivio di Stato di Parma, Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, Proloco Fogliano Redipuglia, Gruppo ANA San Giorgio di Nogaro e i Comuni di Carlino, Cervignano del Friuli, Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare, Palmanova, Porpetto, Precenicco, Visco.
Con il patrocinio di: Comune di Udine, Provincia di Udine, Azienda Ospedaliera Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, Ordine dei Medici, Sovrano Militare Ordine di Malta, Croce Rossa Italiana Comitato Regionale FVG, Centro Medico Università Castrense di San Giorgio di Nogaro.
Palazzo di Toppo Vasserman in Via Gemona 12
Per informazioni contattare la Segreteria Organizzativa della Biblioteca Comunale Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, tel: 0431 620281, mail: info.biblioteca@comune.sangiorgiodinogaro.ud.it. Il programma completo sui siti internet www.villadorasgn.altervista.org e www.universitacastrense.eu .