Confcommercio: ecco le regole per bar, ristoranti e negozi
Udine – Ascom-Confcommercio informa che, al fine di contrastare e contenere il Coronavirus, da martedì 10 marzo sono entrate in vigore nuove disposizioni più restrittive che prevedono che le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18 con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.
Per i negozi e le attività commerciali l’esercizio dell’attività è consentita a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico.
Anche in questo caso va garantito ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro, le attività dovranno essere chiuse.
Relativamente all’attività di consegna a domicilio dopo le ore 18, può proseguire negli orari di chiusura al pubblico.
Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Il mancato rispetto di queste disposizioni, informa ancora Confcommercio Udine, comporterà la sanzione della sospensione dell’attività e l’eventuale imposizione di ulteriori implicazioni amministrative e/o penali.
Le medie e grandi strutture di vendita nonché gli esercizi commerciali e pubblici all’interno di centri commerciali nelle giornate festive e prefestive sono chiusi.
La chiusura festiva e prefestiva non è invece disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.
Sono inoltre sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (ad esclusione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
Sospese inoltre le attività di cinema, teatri, locali di intrattenimento e svago, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e luoghi assimilati.
Rimangono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi, anche se effettuati in luoghi all’aria aperta.