Concessione di Autovie Venete, il ministro Toninelli esulta e la deputata PD Serracchiani ribatte
Trieste – Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha annunciato su Facebook la conclusione dell’iter per la concessione della rete autostradale in capo ad Autovie Venete, scaduta dal 31 marzo 2017.
Il suo annuncio – a parte l’uso quanto meno insolito dello strumento social network per una questione istituzionale – è stato contestato duramente dalla deputata del Pd Debora Serracchiani, già governatrice della Regione Friuli Venezia Giulia nel precedente mandato.
I fatti
Autovie Venete SpA è concessionaria delle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre (con competenza fino al Terraglio) e della A34 Villesse Gorizia, per un totale di 210,2 Km.
La concessione per la gestione della rete autostradale attualmente in capo ad Autovie Venete è scaduta il 31 marzo 2017.
In vista di ciò, a fine dicembre 2016 era stato firmato un Protocollo d’Intesa finalizzato alla costituzione di una New company interamente pubblica con il compito gestire e realizzare le infrastrutture in capo ad Autovie Venete Spa.
Il protocollo era stato firmato dalla presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e dal presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani.
Nell’ambito del Protocollo, i firmatari si erano impegnati a porre in essere tutte le misure necessarie per l’affidamento, da parte del Ministero delle Infrastrutture, della concessione autostradale in capo ad Autovie Venete ad una costituenda società interamente partecipata dai soggetti firmatari, a maggioranza della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il “post” di Toninelli
Ecco quanto pubblicato domenica 25 novembre sulla pagina Facebook del ministro Danilo Toninelli: “Abbiamo detto basta agli esorbitanti e ingiustificati profitti regalati ai privati. E abbiamo aperto a una gestione pubblica delle autostrade, che garantisce più servizi a chi viaggia e distribuisce gli utili ai territori”.
“Ecco perché mi sono impegnato tanto sin dall’avvio del mio mandato, con un grande sforzo dei miei uffici, per mettere a punto uno schema equilibrato ed efficace di convenzione per la gestione dell’autostrada A22 Brennero-Modena e della A4 Venezia-Trieste, le cui concessioni erano scadute”.
“Avrei potuto lasciare che si andasse a gara. Invece ho deciso di lavorare insieme ai territori e alle autorità che li governano per creare un nuovo modo di far funzionare la cosa pubblica, in questo caso le autostrade. Per farlo, abbiamo dovuto superare enormi ostacoli normativi europei. E dopo tanto lavoro e tanti incontri a Bruxelles, oggi siamo arrivati alla fine. Tutti i nodi giuridici sono stati sciolti”.
“Il cambiamento è pronto. Avremo un rapporto equilibrato tra investimenti effettivi e pedaggi, una produzione di valore che torna ai cittadini, a chi viaggia e alle aree interessate. In termini di sicurezza, qualità, ricchezza e sostenibilità”.
“Lo Stato ha dato una mano determinante ai territori, a differenza di quanto insinuato da qualche politico del nord”.
“Ora si è giunti a un passo dal traguardo. Io sono pronto a tagliarlo al fianco delle autorità, in spirito di leale collaborazione. E poi subito a replicarlo su altre tratte autostradali”.
“La A22, la A4 e le aree del Paese che esse attraversano devono sempre più rappresentare l’eccellenza, cui tutta Italia può guardare, in tema di gestione delle grandi infrastrutture”.
La nota della deputata Pd Debora Serracchiani
“Toninelli dice cose allucinanti sulle concessioni della A4 e della A22: c’è da chiedersi se la sua ignoranza in materia sia totale o se racconti frottole a livello professionale. Quasi meglio la seconda ipotesi”.
Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando le dichiarazioni del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, il quale ha sostenuto di aver “aperto a una gestione pubblica delle autostrade” in merito alle nuove concessioni sull’autostrada A22 Brennero-Modena e della A4 Venezia-Trieste, che erano scadute.
“Ancora una volta Toninelli si vende un ‘cambiamento’ che non esiste perché lui – puntualizza Serracchiani – ha proseguito un percorso iniziato dal governo di centrosinistra, se ne appropria e pure si pavoneggia. Se non l’ha capito glielo ripetiamo: la gestione delle autostrade A4 e A22 era già in mano al pubblico e tale noi volevamo che rimanesse. La ‘produzione di valore’ restava già ai cittadini e alle aree interessate, la decisione di non andare a gara era l’unica praticabile per evitare che le concessioni finissero in mani straniere, e adesso Toninelli ci dice che l’ha presa in considerazione: grave solo che lo ammetta”.
Per Serracchiani “tra le tante cavolate che questo ministro è riuscito a infilare, resta un punto di cui non parla, e cioè se sia confermato o no lo scippo della governance, che fin qui era in mano alle Regioni e Province autonome e che si era detto dovesse passare allo Stato”.