Coldiretti Fvg su vendemmia 2024: maturazione anticipata, previsioni difficili su quantità e qualità

FVG – Come sosteneva il compianto Enologo Pietro Pittaro, “una vendemmia si giudica solo quando il vino è nella bottiglia”.

Affermazione sicuramente condivisibile in termini generali, ancor più in una annata particolare come il 2024 che vede una situazione alquanto differenziata nelle zone viticole della regione.

Le conseguenze delle piogge di maggio/giugno

La primavera e l’inizio dell’estate, ricorda il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Fvg Marco Malison, sono state caratterizzate da intense piogge che hanno impegnato intensamente i vignaioli nella difesa contro la peronospora (patogeno vegetale responsabile di malattie fungine chiamate “muffe grigie”, ndr) e, a seconda delle varietà e dell’epoca di fioritura, hanno provocato la caduta dei fiori e problemi di allegagione (l’allegagione è la fase di trasformazione dei fiori in frutti. Questo processo segue la fase di fioritura e si verifica generalmente nella prima metà di giugno, ndr).

In questi casi i grappoli risultano con acini più distanti tra loro, con produzione ridotta ma, per contro, meno soggetti ad attacchi di altre malattie fungine in fase di maturazione.

Dove invece l’allegagione si è svolta regolarmente, i vigneti presentano un carico di uva più che discreto, specie su alcune varietà produttive come la Glera (Prosecco).

Le ultime settimane, caratterizzate da alte temperature, hanno accelerato la maturazione dei grappoli che, in tutta la regione, risulta anticipata di qualche giorno rispetto alla media degli ultimi anni.

Stime difficili

Difficile la stima quantitativa delle produzioni. Coldiretti riferisce che i vigneti del medio Friuli e del pordenonese che nell’estate 2023 sono stati interessati da forti grandinate, manifestano anche quest’anno un calo produttivo. Danni significativi sono segnalati nel goriziano per i recenti temporali. Sul resto del territorio regionale la vendemmia 2024 sembra rientrare nella normalità.

Premesso che ad oggi le uve si presentano in buono stato sanitario, per valutazioni qualitative bisognerà attendere le prossime due/tre settimane quando la vendemmia entrerà nel vivo sperando in un calo delle temperature e in qualche pioggia che consenta, specie alle varietà bianche più tardive e alle uve rosse, di completare al meglio la maturazione.

 

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