Clavicembalo realizzato da due artigiani carnici donato al presidente della Repubblica

Roma – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assistito domenica 27 ottobre al concerto alla Cappella Paolina eseguito dall’Academia Bizantina, con il suo direttore e solista al clavicembalo Ottavio Dantone, con la partecipazione della musicista friulana Maddalena Del Gobbo alla viola da gamba e alla presenza del primo ballerino Davide Dato e della ballerina Alice Firenze, entrambi dell’Opera di Stato di Vienna.

L’occasione era data da un dono della Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli alla Presidenza della Repubblica: un clavicembalo francese costruito in Val Pesarina, in Carnia, dai fratelli Alessandro e Michele Leita e che sarà esposto, successivamente, nella Sala della Musica del Palazzo.

Il clavicembalo a due manuali è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale erogato alla Fondazione Friuli per sostenere il progetto.

“La donazione del clavicembalo rappresenta non solo un omaggio al presidente Sergio Mattarella, ma anche una celebrazione delle capacità artigianali che, da generazioni, caratterizzano il Friuli Venezia Giulia”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che, in occasione della cerimonia di donazione del clavicembalo al capo dello Stato, ha voluto esprimere a Mattarella l’orgoglio di tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia.

“Il clavicembalo, realizzato interamente a mano dai fratelli Alessandro e Michele Leita, giovani artigiani della val Pesarina, è il simbolo di un saper fare che – ha ricordato Bordin – affonda le radici nella tradizione ma guarda al futuro, grazie alla qualità e all’unicità delle opere prodotte. Utilizzando legni locali, questi artigiani non solo mantengono viva un’arte antica, ma contribuiscono anche al rilancio delle aree montane della Carnia”.

“È stato un onore aver partecipato a un progetto della Regione per la massima carica della Repubblica – ha commentato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, presente a Roma alla cerimonia di consegna – perché non solo rappresenta l’essenza artigianale, ambientale e culturale della nostra terra, ma è anche un esempio di quali brillanti risultati può portare la collaborazione tra le diverse istituzioni, pubbliche e private, della nostra regione”.

Lo strumento custodisce al suo interno un prezioso tesoro invisibile ai nostri occhi, un’immagine della Madonna di Castelmonte, molto venerata in Friuli, con accanto scritte le parole di benedizione dell’arcivescovo metropolita di Udine, mons. Riccardo Lamba.

“Il Signore benedica tutti coloro che in diversi modi hanno collaborato a creare questo clavicembalo a lode e Gloria di Dio. Resta vivo il desiderio che questo dono possa sempre rappresentare una gioia dell’umanità, emozionando con il suo suono chi lo ascolta per educare, in un tempo dove spesso le parole sovrabbondano, all’ascolto silenzioso e profondo”.

 

 

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