Chiusura dello stabilimento triestino Wartsila: a breve la sentenza sul comportamento antisindacale

Trieste – Entro lunedì 26 settembre è attesa la sentenza sull’esposto depositato dai sindacati nei confronti della multinazionale finlandese Wartsila per comportamento antisindacale, in relazione alla chiusura dello stabilimento triestino.

Lo si è appreso mercoledì 21 settembre al termine della seconda udienza, svoltasi davanti al Giudice del lavoro del Tribunale di Trieste.

La prima udienza, il 14 Settembre, era stata rinviata per problemi tecnici nella trasmissione di alcuni atti e documenti.

L’udienza in cui le parti, Fim, Fiom e Uilm, la Regione Fvg, e l’azienda Wartsila, hanno esposto le proprie argomentazioni davanti al Tribunale del Lavoro è durata circa un’ora e mezza. Nessuno dei testimoni portati da azienda e sindacati è stato chiamato a testimoniare.

Soddisfazione è stata espressa da parte degli avvocati delle sigle sindacali per aver avuto adeguato tempo per esporre al giudice con completezza i propri argomenti che imputano all’azienda una condotta antisindacale. I sindacati infatti contestano la mancata comunicazione della situazione aziendale, fattore che ha impedito al sindacato di svolgere appieno il proprio ruolo negoziale.

“L’argomentazione degli avvocati della multinazionale – ha spiegato Antonio Rodà, segretario territoriale di Uilm – è che nell’invio della comunicazione del 14 luglio hanno assolto agli obblighi di comunicazione. Una comunicazione fatta, lo ricordiamo, in 4 minuti in videoconferenza”.

La sentenza sarà in arrivo a stretto giro, tra venerdì e lunedì, e potrebbe portare al blocco della procedura iniziata da Wartsila a luglio.

Si concluderà così, con la decisione del giudice, la prima delle tre cause intentate contro l’azienda multinazionale. I prossimi appuntamenti in tribunale, per le altre due vicende giudiziarie, saranno il 28 settembre e poi il 5 ottobre.

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