Chiude la trilogia sul “Friuli perduto” con il film di Guido Galanti al Cinema Sociale di Gemona
Gemona (Ud) – Sarà presentato nel corso di una serata speciale al Cinema Sociale di Gemona, mercoledì 15 dicembre alle ore 20.30, Il Friuli perduto nei film di Guido Galanti, 1934-1958, dvd con booklet illustrato a cura dello storico Carlo Gaberscek, che introdurrà la proiezione.
Il nuovo dvd completa la trilogia sul “Friuli perduto” nei lavori di tre cineasti attivi fra gli anni ’30 e gli anni ’60 del Novecento – Antonio Seguini de Santi, Giorgio Trentin e Guido Galanti – i cui film, girati in pellicola 16 o 35mm, sono stati affidati alla Cineteca del Friuli-Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia dagli stessi autori o, nel caso di Galanti, dai nipoti ed eredi del cineasta, Elena e Alessandro Piselli. Il lavoro di recupero è stato realizzato nell’ambito del progetto di conservazione, digitalizzazione e diffusione delle immagini del territorio regionale che la Cineteca porta avanti grazie al sostegno della Fondazione Friuli, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero della Cultura-Direzione generale Cinema e Audiovisivo.
Nel 1930 Guido Galanti è tra i fondatori, con Renato Spinotti, Francesco Pelizzo e altri cineamatori, del Cine Club Udine e in questo ambito realizza diversi film a soggetto, cortometraggi e medio metraggi, nei quali appare spesso anche come interprete. Il dvd si apre con il più noto di questi, Giornate di sole, con soggetto e sceneggiatura di Galanti e la fotografia di Renato Spinotti, una commedia brillante di quasi cinquanta minuti girata nell’estate del 1934 in gran parte a Lignano. È l’opera più importante del Cine Club Udine e oggi ci restituisce immagini preziose della Lignano dell’epoca, agli inizi del suo sviluppo come centro balneare.
Se per motivi di tempo Giornate di sole non sarà proiettato in sala, si vedranno invece altri due film a soggetto, Contro vento, girato quattro anni dopo e vincitore alla Mostra di Venezia del primo premio nella categoria speciale (16mm), e Il mio amico agricoltore, realizzato a colori nel 1958 per la Federazione delle Casse di Risparmio delle Venezie. Scritto, diretto e interpretato da Galanti, Contro vento mette in scena la rocambolesca avventura di una piccola troupe che improvvisa le riprese di un film. Il mio amico agricoltore ripercorre invece la storia di un piccolo coltivatore friulano che riesce a risollevarsi da una condizione di miseria. Costruito come un lungo flashback, è accompagnato dal motivo del maestro Ezio Vittorio, uno dei protagonisti della vita musicale udinese negli anni ’50.
A partire dagli anni ’40 e soprattutto nel dopoguerra, l’interesse di Galanti si sposta sul documentario, anche sulla spinta di eventi storici importanti di cui fu testimone, primo fra tutti la liberazione di Udine, il 1° maggio 1945. In quello che ad oggi risulta essere l’unico documento filmico – ritrovato nell’archivio del comandante delle formazioni partigiane “Osoppo”, Candido Grassi – girato in Friuli in quel cruciale momento storico, Galanti documenta il passaggio dei tedeschi in ritirata, l’arrivo dei partigiani che cominciano a presidiare la città, i festeggiamenti delle persone scese in strada e l’ingresso delle truppe inglesi.
Al Sociale saranno proiettati tutti i contenuti documentaristici inclusi nel dvd, testimonianze di eventi diversi che insieme disegnano un’epoca: oltre a La liberazione di Udine, Gara ciclistica Latisana-Lignano dei giornalisti udinesi (1947), Tappa del Giro d’Italia a Porta Gemona (1948), in cui compaiono anche Fausto Coppi e Gino Bartali, Grado 8 agosto 1948 – Elezione Miss Venezia Giulia, La Madonna Missionaria parte per Tricesimo (1949), L’onorevole De Gasperi a Udine (1950), per finire con Quattro passi per Udine (1953), brioso ritratto della città nei primi anni Cinquanta, e il commovente Arrivo dei reduci dalla Russia alla stazione di Udine (1954).
Gli spettatori riceveranno in omaggio una copia del dvd, che include altri due brevi film a soggetto: A Villa Rosa è proibito l’amore (1937) e Il sogno di Biancastella (1942).
La musica di accompagnamento per i film girati muti è stata affidata dalla Cineteca al pianista di origine pordenonese Mauro Colombis.