Caritas Trieste: nel 2023 sostenute 13.810 persone, oltre 100mila i pasti distribuiti. Presentato nuovo sito web
Trieste – «Quello che presentiamo stamattina non è semplicemente un sito, ma uno stile di comunicazione, che è anche un messaggio: il desiderio della Chiesa di costruire attraverso la Caritas prossimità con tutti, di promuovere un dialogo collaborativo con tutti per cercare di coinvolgere tutti in un cammino di autentica fraternità, consapevoli che i problemi sono spesso assai complicati: l’importante è avviare processi nella giusta direzione della promozione della dignità della persona, soprattutto di quella più indifesa, fragile e sola.» Così mons. Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, presentando il nuovo sito di Caritas diocesana Trieste (www.caritastrieste.it), online da lunedì 17 giugno completamente rinnovato nelle funzionalità e nello stile, che è appunto anche un messaggio: farsi prossimi mettendo al centro le persone.
Si tratta di uno dei tanti passi intrapresi nel percorso di rinnovamento che l’organismo pastorale triestino ha avviato per amplificare la propria azione di cura delle persone, anche attraverso le immagini e le parole. Dal restyling del logo alla definizione del “tono di voce”, dallo sviluppo del piano di social media management alla creazione del nuovo sito web, il progetto è ispirato alla missione di Caritas Diocesana Trieste e ha fatto delle persone il cuore di tutta l’azione e della nuova comunicazione, online e offline.
«La comunicazione è fondamentale per noi» ha dichiarato padre Giovanni La Manna, direttore di Caritas diocesana Trieste «perché dice quello che siamo e quello che vogliamo essere, ovvero una casa accogliente per chi arriva ma anche un ponte per unire tutte le persone di buona volontà disponibili a darsi da fare per costruire il futuro. Attraverso il nuovo sito e i profili social vogliamo parlare a tutti e con tutti e vogliamo anche rendere conto di quello che Caritas fa con le risorse che arrivano da fuori.»
I volti e le voci — raccontati ed esplorati nelle gallery fotografiche, nelle citazioni e nei racconti — di operatori, volontari, donatori, collaboratori, partner e, soprattutto, di tutti coloro che hanno ricevuto o stanno ricevendo supporto attraverso i servizi e le strutture messe a disposizione, diventano protagonisti di un impegno sentito e condiviso, che ha un unico interesse: il bene della persona. Con uno stile fatto di ascolto, attenzione, collaborazione, passione, ma anche professionalità, creatività, capacità di guardare lontano e di immaginare un mondo nuovo, un futuro che deve ancora realizzarsi.
Dietro le 13.810 persone sostenute e aiutate nel 2023, dietro i 106.224 pasti distribuiti dal Refettorio nello stesso anno c’è infatti un sogno di fraternità che Caritas prova a costruire ogni giorno con azioni concrete:
- declinando parole come “dignità”, “libertà”, “responsabilità” in scelte, azioni e progetti;
- denunciando l’umanità ferita che spesso si tende a non vedere;
- accogliendo le vite lacerate che rischiano di sfiorarci senza interpellarci;
- promuovendo anche attraverso il volontariato uno stile di prossimità e di condivisione che solo può generare cambiamento;
- sollecitando le istituzioni e tutte le persone di buona volontà a fare la propria parte.
Facendosi ponte in grado di superare ogni ostacolo, ogni muro, ogni separazione.
È anche questo lo scopo del piano di comunicazione integrata sviluppato insieme a SpazioUau, consulting company specializzata in comunicazione, marketing e sviluppo digitale, e presentato stamattina alla presenza del Vescovo: parlare a tutti e con tutti, cercare ciò che accomuna, unire per risolvere, perché nessuna persona resti indietro.
Nella foto di Luca Tedeschi: da sinistra padre Giovanni La Manna, direttore Caritas diocesana Trieste; mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste; Rosy Russo, fondatrice di SpazioUau.